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L’Osservatorio Astronomico di Agerola rileva un lampo gamma, tra le più potenti esplosioni dell’Universo

Un nuovo risultato scientifico ottenuto dal team di ricerca di Astrocampania con la strumentazione dell’Osservatorio Astronomico di Agerola.

Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 30 marzo 2023 12:44:18

Un nuovo risultato scientifico ottenuto dal team di ricerca di Astrocampania con la strumentazione dell'Osservatorio Astronomico di Agerola.

Su segnalazione di Luca Izzo, sono state effettuate delle riprese ottenute con il telescopio principale dell'Osservatorio che hanno rilevato una immagine di un "lampo gamma" (G.R.B.) denominato GRB 230328B (operatore di riprese al telescopio Antonio Catapano).

I lampi gamma sono, in astronomia, un fenomeno transiente rappresentato da intensi lampi di raggi gamma la cui durata è estremamente varia: da pochi millisecondi a diverse decine di minuti e perfino ore.

Le esplosioni di raggi gamma (Gamma Ray Burst - GRB) sono le più potenti esplosioni dell'Universo, se si esclude il Big Bang. I GRB si verificano mediamente una volta al giorno e sono brevi, ma molto intensi; sono isotropi, vengono cioè da tutte le diverse direzioni del cielo e durano da qualche frazione di secondo, i più brevi, ad alcune centinaia di secondi, i più lunghi.

Queste potenti esplosioni possono sfiorare i 1048 Joule, pari a circa 10.000 volte l'energia emessa dal Sole nell'intero arco della sua esistenza di 10 miliardi di anni.

Non è la prima volta che l'Osservatorio, che ha sede all'interno del Parco della Colonia Montana nell'ex infermeria del maestoso edificio che oggi ospita il Campus Principe di Napoli attira l'attenzione della comunità scientifica. E non sarà certamente l'ultima.

 

Report

Abbiamo osservato il campo di GRB 230328B (Gropp et al., GCN #33527) con il telescopio da 0,5 m dell'Osservatorio Astronomico S. Di Giacomo situato ad Agerola, Italia ( https://osservatorio.astrocampania.it/ ).

Abbiamo ottenuto due set di immagini 8x240s ciascuno nel filtro Rc e nel filtro Ic in buone condizioni meteorologiche, con i due set di osservazioni separati da tre ore ciascuno.

Nel primo set di dati, rileviamo una debole sorgente alla posizione riportata dal satellite Swift-XRT (Osborne et al., GCN #33529) , nell'immagine combinata ottenuta col filtro Ic e dai telescopi ottici (Pankov et al., GCN #33528; Belkin et al., GCN #33530, Lu et al., GCN #33534).

Misuriamo una magnitudine preliminare di ~ 19,5 mag (AB), all'esposizione a metà tempo di MJD 60031.8 (5,1 ore dopo il rilevamento del GRB).

Riportiamo anche un limite superiore di ~20.0 mag nella banda Rc.

Nella seconda serie di osservazioni, la sorgente non viene rilevata in entrambi i filtri, con limiti superiori rispettivamente di Rc > 20,2 e Ic > 19,8 (MJD 60031,9, 8,1 ore dopo il GRB).

La calibrazione è stata eseguita utilizzando le stelle vicine nel catalogo Pan-STARRS PS1 e utilizzando le equazioni di trasformazione delle magnitudini Rc e Ic. Ulteriori analisi sono in corso.

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