Tu sei qui: Notizie, LifestyleConfisca “La Sonrisa”, Prefetto di Napoli chiarisce: «Il destino della struttura è segnato: c'è stato abusivismo»
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 1 marzo 2024 15:50:22
Il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha guidato il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza tenutosi a Castellammare di Stabia e, per l'occasione, ha affrontato anche la delicata questione relativa al destino della struttura de La Sonrisa, conosciuta per ospitare lo show "Castello delle Cerimonie" su Real Time.
La vicenda riguarda la lottizzazione abusiva accertata dalla magistratura, che ha portato alla chiusura definitiva della struttura. Il provvedimento della Corte di cassazione, una volta trasmesso al Comune di Sant'Antonio Abate, porterà all'acquisizione della struttura al patrimonio pubblico.
«Il destino della struttura è segnato. Ho incontrato il sindaco e ci rivedremo una volta che avrà a disposizione la sentenza, ma solo per valutare come affrontare il problema occupazionale determinato dalla chiusura», ha detto il Prefetto.
Dopo la trascrizione dell'atto nei registri della Conservatoria, si procederà con la liberazione dei locali e la valutazione dello stato della struttura, anche finalizzato ad un eventuale affitto.
In risposta alle preoccupazioni sollevate dalla possibile perdita di posti di lavoro, il sindaco, Ilaria Abagnale, ha richiesto l'apertura di un tavolo di confronto inter-istituzionale. È stato evidenziato che circa 300 famiglie dipendono direttamente o indirettamente dalla struttura de La Sonrisa.
Tuttavia, i legali della famiglia Polese, titolare della struttura, hanno annunciato l'intenzione di fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo.
Il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Avs) ha commentato l'episodio, sottolineando la natura abusiva della nascita della struttura, come accertato dai giudici. «Di certo - ha dichiarato - non consentiremo nessuna continuità gestionale e tantomeno che questa situazione determini un'opportunità da sfruttare con l'intermediazione di qualche prestanome. Vigileremo affinché la nuova gestione sia trasparente e lontana da ambienti criminali, verificando la possibilità di affidare ai lavoratori stessi il futuro dell'azienda. Sarebbe un segnale importante nei confronti di tutti gli imprenditori onesti che hanno sempre rispettato le regole».
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