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Amalfi, cadono intonaci dal Campanile del Duomo. Soprintendenza: «Lavori approvati mai iniziati dalla Curia»

La caduta di intonaci dal Campanile del Duomo di Amalfi ha portato la Soprintendenza di Salerno e Avellino a fornire alcuni chiarimenti.

Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 6 marzo 2023 11:24:10

La caduta di intonaci dal Campanile del Duomo di Amalfi ha portato la Soprintendenza di Salerno e Avellino a fornire alcuni chiarimenti.

La premessa è che la Soprintendenza nel 2017 ha approvato un progetto di "Restauro al campanile della Cattedrale di Sant'Andrea Apostolo in Amalfi (SA)", proposto dalla Curia Arcivescovile quale proprietaria del bene, che prevedeva interventi di restauro delle superfici esterne della muratura e degli elementi decorativi.

Però, puntualizza l'ente, «i lavori autorizzati dalla Soprintendenza non sono mai stati iniziati dalla proprietà».

Ci sono, inoltre, finanziamenti erogati dal Ministero della Cultura, che vedono il Segretariato regionale della Campania quale Stazione Appaltante, ma che «sono subentrati successivamente al progetto del 2017. Tale progettazione è stata finalizzata alla prevenzione del rischio sismico e, perciò, volta ad individuare, nei termini delle Linee Guida per la valutazione del rischio sismico del patrimonio culturale e della Circolare DGBeAp 8538 del 25/02/2016 ed alla luce delle nuove NTC 2018, quelle opere di miglioramento sismico e incremento della sicurezza statica del monumento, comunque necessarie per la conservazione del bene, e sono altresì accompagnati, nei limiti della disponibilità economica erogata, da interventi di restauro delle superfici decorate della cella campanaria, elemento più vulnerabile del complesso».

Il progetto in questione, redatto dai tecnici del Segretariato regionale della Campania, è stato approvato dalla Soprintendenza e «sono in corso le procedure di affidamento per l'esecuzione dei lavori previsti».

«Sebbene gli obblighi conservativi previsti all'art. 30 dal Codice dei Beni Culturali incombono sul proprietario del bene e, a seguito di segnalazioni per la caduta di intonaci, la Soprintendenza ha intimato alla proprietà la messa in sicurezza del bene (anche al fine di evitare danni alla pubblica incolumità) e nel contempo, considerate le condizioni di degrado evidenziate nel monumento che rappresenta un unicum per la cultura storico artistica e paesaggistica dell'area, ha promosso in più occasioni l'opportunità di finanziarne il restauro», chiosa la nota.

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