Eventi e SpettacoliMaiori, a "Giardini in Arte" in mostra le tele di Quartiroli, Aloi e Cassati

Maiori, costiera amalfitana, arte, mostra, giardini, Palazzo Mezzacapo

Maiori, a "Giardini in Arte" in mostra le tele di Quartiroli, Aloi e Cassati

Prende il via la rassegna Colore - Espressioni d'Arte patrocinata dal Comune di Maiori, che coinvolge tre poliedrici artisti, nelle sale dei giardini di Palazzo Mezzacapo

Inserito da (Redazione LdA), mercoledì 29 giugno 2022 14:32:39

Prende il via la rassegna Colore - Espressioni d'Arte patrocinata dal Comune di Maiori, che trova spazio nelle sale dei giardini di Palazzo Mezzacapo.

La cultura a Maiori non si ferma mai. Costieraarte, associazione dedita alla promozione dell'arte in tutte le sue forme, dà spazio alle tele esplorative dell'animo umano. Grande soddisfazione per il presidente Silvio Amato e la direttrice artistica Adele Filomena, che si prodigano alla condivisione delle opere contemporanee.

Saranno tre gli artisti che espongono presso Palazzo Mezzacapo. Maurizio Quartiroli, Luciana Casatti e Maria Aloi renderanno fruibili le proprie tele fino al 6 luglio.

 

MAURIZIO QUARTIROLI - "Alcune persone vengono al mondo ricche, ma tutte se ne vanno senza un soldo". È 'A livella del principe De Curtis a solleticare la creatività di Maurizio Quartiroli. Il suo cammino artistico inizia a 6 anni quando sfrutta i colori a tempera della sorella maggiore, colorando impropriamente un grande paesaggio delle colline dell'Oltrepo Pavese su un piccolo cartone, uno di quelli che si utilizzano come piatti da torta.

Al puro tecnicismo dell'architettura predilige come forma espressiva la pittura. E, finalmente, a 42 anni Maurizio inizia il suo complesso cammino creativo, dipingendo ad acrilico su tela i suoi primi lavori. Miscela nella prima fase pittorica un'arte geometrica con quella più astratta. Con la sua pittura vorrebbe parlare al futuro, avvalendosi di una personale interpretazione cromatica.

Dopo il 2010, si cimenta nell'utilizzo della materia dando vita a dei monocromatici materici, opere che sembrano scosse tra poli opposti. Pittura e scultura, movimenti e sospensioni: un vero e proprio processo performativo con una combinazione di materiali diversi, simboleggianti, accanto i quali cerca di adagiare saggiamente i colori.

Nel suo piccolo atelier testa, plasma, distrugge e ricrea un modo idoneo per esternare il contenuto della sua interiorità. L'artista si lascia dietro la sua scia di profumo che alcuni chiamano immortalità e, naturalmente, più è bravo nella sua arte, più grande sarà l'odore che lascerà alle spalle.

 

MARIA ALOI - Luce colore, linee brevi e veloci che si inseguono, profondità fluidità come se sul volto scorresse lentamente acqua ristoratrice che mette giusta distanza, che pone in sicurezza dai dubbi di chi osa azzardare uno sguardo al futuro. È la vena creativa di Maria Aloi.

La giovane età è coraggiosa ma la profondità dello sguardo è smarrirsi in un universo di interrogativi. Donna dal capo coperto per nascondere la bambina, donna che forse non avrà il diritto di essere bambina, donna che immersa in un liquido uterino sospende il tempo e la realtà fuori da sé e si ritrova. Una piccola sosta per accordare il cuore prima che tutto riprenda a scorrere come se a nessuno importasse fra interrogativi impotenti.

 

LUCIANA "LULA" CASATTI - La pittura di LuLa è un invito a guardarsi dentro. A differenza del più classico simbolismo alla Van Gogh però, ha una grammatica decorativa così forte ed accattivante da colpire al primo impatto. I lavori hanno i colori accesi e decisi della musica di Čajkovskij e quelli delle favole russe tanto amate da Chagall.

Prende in prestito le immagini della natura ma tutto ciò subisce una velocissima trasformazione, poiché lo sguardo lascia subito il posto allo studio ed alla scoperta dei significati. La sua forza sta nel permettere a chi guarda di leggere chiaramente le immagini e nel contempo di interpretarle secondo un'intima ricerca.

L'introspezione psicologica si sviluppa tuttavia piano piano fronte alle opere poiché la lentezza del processo viene guidata dall'estremo decorativismo che, come in Klimt, non è mai fine a se stesso ma diventa il determinante del tempo della riflessione. È la scoperta delle sensazioni più magiche e intime di un'esperienza di vita nel tempo e con la natura.

Galleria Fotografica