Eventi e Spettacoli'Galileismo, Kantismo e Tecnocrazia', a Scala il libro sul ruolo del politico oltre la modernità

'Galileismo, Kantismo e Tecnocrazia', a Scala il libro sul ruolo del politico oltre la modernità

Inserito da (redazionelda), lunedì 19 gennaio 2015 14:54:49

"Galileismo, Kantismo e Tecnocrazia - il ruolo del politico oltre la modernità" è il titolo del volume di Angelo Calemme (De Frede Editore) che sarà presentato sabato 31 gennaio prossimo presso l'aula consiliare del Municipio con inizio alle 18,00.

La presentazione è affidata a Luciana Desiderio, docente di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico "Sensale" di Nocera Inferiore.

"Galileismo, Kantismo e Tecnocrazia" è un testo di teoria politica di approccio fenomenologico che nell'attualità tenta di indagare la questione della crisi e della tecnocrazia europea da un punto di vista inusuale e per nulla egemonico. Dopo il periodo dei totalitarismi europei, tra cui ricordiamo il fascismo, il nazional- socialismo, il socialismo sovietico e il crollo del muro di Berlino, in Europa si è smesso di pensare e militare politicamente, nessuno più ha avuto cura di ciò che è politico politicamente, non ci si è più preoccupati di costruire progetti storici collettivi e identità di massa per la lotta all'emancipazione, ma ci si è limitati al riempimento del vuoto conseguente a tutto ciò con un regime tecnocratico del potere (dove il potere non è più espresso dai politici ma da manager e professori). Concreto riscontro e sintomo emblematico del fenomeno di cui sopra è l'Europa dell'attualità, l'Europa del Trattato di Lisbona, l'Europa della mancata integrazione dei popoli, l'Europa dell'austerità e dell'inarrestabile crisi economica. Il tramonto dell'euro, la mancata firma da parte francese e olandese della costituzione europea, la bancarotta dei mercati, dimostrano che l'attuale modello di integrazione politica senza politica, di integrazione meramente giuridica ed economica (tecnocratica) del continente, è fallimentare e potenzialmente destabilizzante. In alternativa al modello tecnocratico, psicotico e schizofrenico del potere, l'unica soluzione è quella di ritornare a fare politica, ritornare a pensare e ad agire politicamente, ritornare a immaginare e costruire una comune identità, un unico popolo europeo. Come è possibile realizzare tutto questo? Come è possibile ritornare a pensare politicamente l'Europa oltre la tecnocrazia? Rintracciando un modello di integrazione politica oltre i confini di qualsiasi scienza del politico e di politica come scienza. In altre parole bisogna individuare un pensiero fenomenologico, privo di qualsiasi pretesa di sapere scientifico, ma forte della sua portata storica. In altre parole necessitiamo di ritornare a una politica delle masse delle masse per le masse , cioè organica ai più e a quelle sole corporeità capaci di esprimere e catalizzare una emancipazione possibile per tutta la comunità europea.

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