Eventi e SpettacoliFrancesca Mansi sirena di Atrani per sempre [FOTO]

Atrani, arco, intitolazione, Costiera Amalfitana, Minori

Francesca Mansi sirena di Atrani per sempre [FOTO]

Ieri sera la cerimonia d'intitolazione dell'arco della marina con lo scoprimento dell’opera artistica del maestro Francesco Raimondi

Inserito da (redazionelda), venerdì 10 settembre 2021 09:14:49

Atrani non dimentica Francesca Mansi. Nella serata di ieri, 9 settembre, a undici anni esatti dalla tremenda esondazione del torrente Dragone che costò la vita alla 25enne di Minori, si è svolta la cerimonia in ricordo della giovane vittima.

Nell'occasione, l'arco della marina di Atrani è stato intitolato proprio alla memoria di Francesca il cui corpo fu trovato il 2 ottobre 2010 al largo dell'isola di Panarea. A margine della cerimonia, a cui ha preso parte anche il padre di Francesca, Lello Mansi, visibilmente emozionato, il presidente della Protezione civile della Campania, Italo Giulivo, fresco di investitura di Magister di Civiltà Amalfitana, con la rappresenza dei volontari di Millenium e Colibrì, è stata scoperta anche l'opera artistica del maestro ceramista Francesco Raimondi sull'arco della marina in piazzetta, proprio nei pressi del bar in cui lavorava e da cui fu travolta dalla furia incontenibile del torrente in piena. Si tratta di una sirena col volto di Francesca che accenna a un sorriso, composta di diverse piastre ceramiche, attorniata di pesci. Il gruppo scultoreo è posto al centro dell'arco con alle spalle il mare e il cielo che si disputano l'orizzonte a creare un effetto immaginifico per chi la osserva dal centro della piazzetta. Un'opera dal profondo significato che per stessa ammissione del maestro Raimondi ha generato forti emozioni durante la sua realizzazione.

Al termine della partecipata commemorazione, il parroco don Carmine Satriano ha benedetto l'opera.

 

«Il 9 settembre 2010 costò la vita a Francesca Mansi. Ricordare per non dimenticare - ha dichiarato nel corso della cerimonia il sindaco Luciano De Rosa Laderchi - Da quel giorno abbiamo fatto notevoli passi in avanti. Abbiamo capito cos'è il dissesto idrogeologico, come sono fragili i nostri territori, come dobbiamo comportarci in caso di allerta meteo. Abbiamo fatto delle opere di consolidamento del torrente Dragone. Ma tutto questo non basta. I cambiamenti climatici di questi ultimi tempi hanno messo in crisi anche questo sistema che avevamo creato. Io credo che qualcosa in più abbiamo fatto».

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