Tu sei qui: CronacaLadri al Cimitero di Agerola: asportati portafiori in rame. Lo sdegno del sindaco Mascolo [FOTO]
Inserito da (redazionelda), sabato 24 novembre 2018 13:08:23
Furto al cimitero comunale di Agerola la scorsa notte. Dai loculi sono stati asportati numerosi portafiori in rame. I ladri hanno agito indisturbati nella notte entrati da uno degli ingressi del camposanto, smontando e portando via gli ornamenti contenenti i fiori buttati a terra.
Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Agerola che con personale comunale stanno quantificando l'entità del danno. Un aiuto concreto potrebbero offrirlo le immagini delle telecamere id videosorveglianza private installate nei paraggi. Ma si tratterebbe di ladri di polli che per pochi spiccioli sono capaci di simili azioni.
Dura la condanna da parte del sindaco di Agerola Luca Mascolo: «Oggi ci ritroviamo tutti a condividere lo stesso stato d'animo: sdegno e sgomento. Non possiamo tollerare quanto accaduto stanotte nel luogo sacro per eccellenza di Agerola: offendere luoghi di venerazione e violare il rispetto che si deve ai defunti sono atti di una violenza atroce, contro cui deve vederci tutti uniti in una condanna condivisa.
Hanno profanato le tombe dei nostri cari defunti. Rubare in quel luogo significa violentare il legame indissolubile e cristiano di sentimenti e di ricordi che ci tiene uniti ai nostri cari.
Chiunque sia stato, chiunque abbia violato la memoria e il rispetto per una persona che non c'è più, deve essere individuato e consegnato alla giustizia. Confidiamo, come sempre, nel lavoro delle forze dell'ordine.
Oggi è una giornata brutta. Siamo stati tutti violentati!».
Il commento del giornalista originario di Agerola, Luigi Mannini: «E' un fatto grave. Perché il cimitero è un luogo sacro dove, al di là delle convinzioni religiose, si custodisce la memoria di un Paese intero. Quelle persone con il loro lavoro, il loro impegno, i loro sacrifici hanno contribuito in vita a far crescere e progredire l'intera comunità. E profanare la memoria è sempre un atto da stigmatizzare e combattere».
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