Tu sei qui: CronacaLa Collegiata di Maiori al buio, Parrocchia e Comune contro Enel-Sole
Inserito da (redazionelda), lunedì 30 luglio 2018 13:58:16
MAIORI - Se di giorno la Collegiata di Santa Maria a Mare si presenta in tutta la sua maestosità a dominare il centro abitato, di notte risulta oggetto anonimo.
E' da tempo, infatti, che l'impianto di illuminazione esterno al monumento risulta disattivato. Una situazione paradossale, a due settimane dai festeggiamenti patronali. Stando a quanto appreso alla base delle problematiche le inadempienze da parte della ditta Enel-Sole che da diciotto anni garantiva il funzionamento e la manutenzione dei corpi illuminanti esterni alla chiesa madre.
E dire che in occasione del Giubileo del 2000 l'Insigne Collegiata-Santuario di Santa Maria a Mare di Maiori fu scelta dalla Regione Campania quale monumento di interesse religioso-artistico di rilevanza internazionale da illuminare artisticamente, siglando un protocollo d'intesa con la società Enel Sole.
«Purtroppo i lavori - spiegano i parrocchiani - eseguiti da ditte subappaltante hanno arrecato non pochi danni all'edificio sacro, impegnando la chiesa a dover risolvere a proprie spese gli inconvenienti derivati dalla poca esperienza delle ditte. Purtroppo con il passare del tempo l'impianto è diventato obsoleto e molti corpi illuminanti sono ormai fuori uso. I sopralluoghi sono stati molteplici: annunciati progetti faraonici quali la sostituzione di tutti i proiettori con proiettori a led in una settimana. Nulla di tutto ciò».
"Senza soldi non si cantano messe" recita l'antico e saggio adagio, ma dalla chiesa madre fanno sapere il Comune ha rispettato tutti i pagamenti con l'Enel Sole che continuerebbe a non adempiere ai propri impegni.
«L'ultimo sopralluogo - si legge in una nota della parrocchia con l'avallo di Don Vincenzo Taiani - è stato effettuato il 12 luglio scorso, a cui è seguita la stesura di un promemoria con firma del tecnico comunale che assicurava, entro e non oltre 10 giorni lavorativi, la risoluzione dei problemi elencati. Ormai crediamo che anche questa volta la chiesa e l'ente Comune siano stati presi in giro per l'ennesima volta. Ci chiediamo come mai altri siti gestiti dell'Enel sole sono illuminanti anche con tecnologie all'avanguardia mentre la chiesa di Maiori è abbandonata al proprio destino. Attendiamo la risoluzione del problema in modo celere dopo 18 anni di patimenti».
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