CronacaIstigazione al suicidio. Non sarebbe stata una fatalità la caduta dal balcone del tredicenne di Gragnano: in chat insulti e "ucciditi"

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Istigazione al suicidio. Non sarebbe stata una fatalità la caduta dal balcone del tredicenne di Gragnano: in chat insulti e "ucciditi"

Uno degli ultimi messaggi dal cellulare del ragazzo è quello inviato alla sua fidanzatina

Inserito da (Admin), domenica 4 settembre 2022 09:10:23

Poche parole inviate alla fidanzatina potrebbero essere l'addio del tredicenne di Gragnano, morto giovedì scorso dopo essere precipitato dalla finestra dell'appartamento di famiglia, posto al quarto piano di via Lemma.

Quello che in un primo momento era stato ritenuto un incidente, con il passare dei giorni assume connotazioni sempre più inquietanti (leggi qui il nostro articolo).

In un primo momento si era parlato di una tragica fatalità, di un tentativo di sistemare il cavo dell'antenna del televisore ma, stando a quanto appreso dall'ANSA, "la pista prevalente è che il ragazzo possa essere stato spinto a togliersi la vita".

Dall'esame del suo smartphone sono emersi infatti gli insulti e le minacce che il giovane avrebbe subito da un gruppo di cyberbulli. In uno di questi messaggi sarebbe stato scritto esplicitamente: "Ucciditi".

Gli inquirenti di Torre Annunziata, con il procuratore Nunzio Fragliasso e il pm Giuliana Moccia, titolare del fascicolo, hanno aperto un'indagine, per adesso contro ignoti, ipotizzando il reato di istigazione al suicidio.

Si cerca di stabilire la verità sugli ultimi giorni di vita del tredicenne di Gragnano che - come suppongono gli inquirenti - sarebbe stato angosciato da messaggi intimidatori.

Dalle analisi dei militari dell'Arma dei Carabinieri del cellulare della vittima, immediatamente posto sotto sequestro il giorno dell'incidente, stanno emergendo particolari importanti nello sviluppo delle indagini.

La tragedia ha scosso la comunità di Gragnano, gli amici di scuola e le istituzioni locali, con il sindaco della città alle porte della Costa d'Amalfi che nei giorni scorsi ha parlato di ''dolore troppo grande'' e di una ''morte innaturale'', annunciando che nel giorno dei funerali verrà proclamato il lutto cittadino.

La salma del giovane resta sotto sequestro nell'obitorio di Castellammare di Stabia, in attesa che la magistratura disponga l'esame autoptico.

 

Foto di copertina: Pixabay

Foto interna: ANSA.it

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