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La strada della vergona

Strada Ravello-Chiunzi diventi sicura e Statale

Inserito da (redazionelda), martedì 6 novembre 2018 09:26:13

Maurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di Bufala

di Salvatore Sorrentino*

Stavo redigendo, per il Vescovado, un articoletto riguardante la strada Ravello-Chiunzi, soprattutto da un punto di vista storico-commerciale, allorché, leggendo le notizie sulla elezione del nuovo Presidente della Provincia di Salerno, m'è venuto in mente un grosso problema, anzi un doppio problema, di carattere esistenziale, che attanaglia questa strada.

Primo problema: si stanno eseguendo lavori di sistemazione idraulico-forestale fra la località Passo e il villaggio Cesarano, in comune di Tramonti. Per questo grosso intervento dobbiamo tutti un sentito grazie a Luigi Mansi, che, nella sua doppia qualità di Sindaco di Scala e Presidente della Comunità Montana dei Monti Lattari, ha voluti, cercati, fatti politicamente digerire, ottenuti e, con tante difficoltà, appaltati: ti siamo debitori, Luigi.

Secondo problema: è pluridecennale, basti pensare che la strada è ufficialmente chiusa al traffico di ogni tipo di mezzo di trasporto. E da un numero di anni che si perde ormai nella memoria mia e credo di tutti, soprattutto degli amministratori comunali, provinciali e regionali.

Tutti sappiamo, quindi pure gli amministratori della Provincia di Salerno e i membri dell'Ufficio Tecnico Provinciale, che non si puo', non si deve, transitare sulla strada.

Tutti sappiamo, perché è sotto gli occhi di tutti, che sulla strada si transita normalmente, tanto che la ditta esecutrice dei lavori deve utilizzare degli operai ad hoc, per regolare l'intenso traffico di autoveicoli, particolarmente dei numerosissimi pullman che, con partenza quotidiana da Sorrento, affollano la Statale amalfitana fino a Castiglione, dove deviano verso il Centro Urbano di Ravello, per fare ritorno a Sorrento: appunto per la strada Ravello - Chiunzi, chiusa al traffico veicolare.

Tutti sappiamo pure che questa strada accoglie il traffico di questi pullman che, altrimenti, non si sa cosa succederebbe qualora dovessero continuare il loro viaggio verso Vietri sul Mare, per far ritorno a Sorrento.

Orbene, anche questa ennesima stagione turistica, possiamo dire che ce l'abbiamo alle spalle. Tutti sappiamo, almeno lo speriamo (sindaco-presidente Mansi, pensaci tu!) che, per la prossima stagione, la strada dovrebbe essere finalmente anche ufficialmente aperta al traffico.

Tutti possiamo tirare un sospiro di sollievo, perché passeremo in sicurezza e tranquillità; e non correremo il rischio che, magari, ci fermano anche le forze dell'ordine e ci affibbiano (è successo e doverosamente da parte loro!) una bella contravvenzione, per essere passati in zona chiusa, con tanto di segnale e di barriere, al traffico veicolare.

Attenzione: caro lettore, ti sei chiesto perché ho scritto in corsivo la parola sicurezza? Ma potremo veramente transitare su questa strada in sicurezza?

La risposta è no! Un no netto, senza alcun timore di smentita. La strada Ravello - Chiunzi, anche quando saranno stati portati a termine, e con sicura certificazione di regolare esecuzione, i lavori attualmente in esecuzione, resta pericolosissima.

Leggiamo quotidianamente, e non soltanto sulla stampa locale, di massi rocciosi che cadono sulla sede stradale; di auto che si ribaltano a causa delle numerose crepe e fosse che ormai da anni, da lustri, si sono create sull'asfalto della strada; degli scontri fra auto causati dallo stato sdrucciolevole del fondo stradale.

Quanti stranieri restano vittime di questa situazione; quanti turisti devono essere trasportati all'ospedale di Castiglione, per nostra e loro fortuna molto vicino!

E le Autorità competenti? E il governo della Provincia? E l'Ufficio Tecnico Provinciale? E la Giustizia? Silenzio. Un silenzio veramente assordante, è il caso di dire.

I miei interrogativi non vogliono assolutamente essere un atto di accusa o di denuncia penale per chicchessia. Io non sono un accusatore di quelli che operano contro Giustizia. Io sono sempre stato e tale mi sento, nonostante i miei ottant'anni e passa, un politico. E chiamo in campo i politici, a qualunque livello, perché affrontino, con serietà e tempestività, questo grave problema. E lo risolvano. E prima che ci scappi il proverbiale morto. Mi permetto di dirlo seriamente, e a chiare lettere: il morto!

La strada che da Castiglione, attraverso il territorio di Ravello e di Tramonti, porta alle autostrade Napoli-Salerno, direttamente, e Salerno-Caserta-Roma e nord, via Pagani, ha ormai acquistato un valore, ritengo, statale, non più provinciale, nemmeno regionale.

Onestamente, non so spiegarmi come si sia chiamato l'Aeroporto di Pontecagnano "Salerno-Costa d'Amalfi", pur distando parecchio da questa, e si sia chiamata la nuova uscita della Napoli-Salerno, Angri sud.

Questa è stata immaginata e realizzata soprattutto per accogliere il traffico Costa d'Amalfi-Aeroporto di Capodichino; orbene perché non è stata chiamata, questa uscita, Costa d'Amalfi? Che c'entra Angri? La città, in quel punto, è stata ampiamente superata. E non serve, almeno al momento, nemmeno per chi proviene da Salerno; non c'è la possibilità, oggi, di uscire.

Questa strada accoglie, durante il periodo turistico estivo, un volume di traffico, tenendo conto soprattutto del numero di pullman che vi passano, anche superiore a quello della Statale 163 amalfitana.

Torniamo, però, all'importanza di questa strada. Essa collega la Statale Amalfitana direttamente a un'autostrada; direttamente alle autostrade italiane; alla Strada Statale 18, già essa di valore nazionale.

Mi sembra logico, quindi, che essa acquisisca, giuridicamente, lo stesso stato, e cioè strada "statale", come previsto all'art. 2, comma 6, lett. A (c, d, e), del Codice della Strada, avendone i requisiti. D'altronde, nella sua prima parte, sarebbe solo un ritorno allo stato precedente: Strada Statale 373 di Ravello.

Signori amministratori, comunali, provinciali e regionali, soffermatevi, per un pochino soltanto, su questa situazione: questa strada

  • ha un grossissimo peso di autoveicoli, pullman, camion, auto e moto;
  • unisce due province, Salerno e Napoli;
  • porta rapidamente dai comuni della Costiera al capoluogo Napoli e alla capitale Roma;
  • unisce la SS 163 alla SS 18 e alle autostrade, Salerno - Napoli e Salerno - Caserta - Roma;
  • unisce la costiera amalfitana all'aeroporto di Capodichino, e pure a quello di Pontecagnano;
  • serve turisti di alto valore culturale (e pure turistico-commerciale);
  • porta alla regione e allo stato grossi vantaggi economici, e lavoro a tante famiglie della regione, tanto che, in questa zona, non ci sono disoccupati, se non quelli per professione, cioè quelli che non hanno voglia di lavorare.

Perciò, tutti insieme, mettetevi al lavoro, per risolvere questo problema vitale per Ravello e per tutti i comuni della Costiera Amalfitana.

I reali vantaggi, ma soprattutto i pericoli che sovrastano su coloro che la utilizzano, impongono a tutti di intervenire, e con urgenza, affinché la strada Ravello - Chiunzi diventi sicura per chi la percorre e sia, possibilmente, riconosciuta Strada Statale.

*già sindaco di Ravello

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