Tu sei qui: AttualitàFuoco e acqua: rischi correlati
Inserito da (redazionelda), lunedì 6 settembre 2021 10:42:49
di Andrea Della Pietra*
Ogni anno, alla fine della stagione estiva, in Italia si fa il conto delle superfici di territorio devastate dal fuoco. La Costiera Amalfitana non fa eccezione, come anche il Vescovado non ha mancato di testimoniare, offrendo ai lettori costanti aggiornamenti sull'evoluzione degli eventi.
L'incendio di un bosco determina sia conseguenze immediate sulla vita delle comunità, che possono andare dalla chiusura di una strada fino all'evacuazione di interi nuclei abitati, sia effetti a medio e lungo termine (danni all'ambiente, all'agricoltura, alla fauna, al turismo ed in generale all'economia locale, ecc.).
Tra questi ultimi, la perdita di aree boscate contribuisce sensibilmente all'aumento del rischio idrogeologico, sia per quanto concerne le frane che per il rischio idraulico e da inondazione/colata.
Tuttavia, ciò è poco percepito come "problema".
Infatti, atteso che le due tipologie di evento (incendi e frane/inondazioni) non accadono in successione temporale diretta (gli incendi sono per lo più concentrati nei mesi estivi, mentre frane ed alluvioni in quelli autunnali/invernali) e spesso nemmeno nel breve periodo (l'area che ha perso la vegetazione può essere coinvolta dal dissesto idrogeologico anche dopo alcuni anni dall'incendio), la loro correlazione è per lo più trascurata. I due problemi non sono quindi affrontati con un approccio integrato.
Nel merito, la prima e la più nota causa che incrementa l'instabilità dei versanti è la perdita della funzione di contenimento del terreno esplicata dagli apparati radicali degli alberi e della vegetazione.
Inoltre, l'assenza di vegetazione e le ceneri che si depositano sul suolo, comportano un incremento sia della velocità di scorrimento delle acque di pioggia verso valle sia delle portate, determinando una maggiore probabilità di piene ed esondazioni, nonché una più rapida erosione degli strati superficiali del terreno.
Infine, la presenza di numerosi detriti, la cui rimozione si presenta molto difficoltosa, aumenta la probabilità di formazione di ostacoli al corretto deflusso delle acque, in particolare in corrispondenza delle ostruzioni (naturali o artificiali) presenti lungo i percorsi di scolo.
In definitiva, ogni anno, immediatamente dopo la "stagione degli incendi", dovrebbe essere realizzata una mappatura aggiornata delle aree investite e andrebbero verificate le eventuali correlazioni con le aree a rischio idrogeologico esistenti, effettuando, se del caso, anche riperimetrazioni ovvero incrementi della classe di pericolosità o di rischio.
Per quanto concerne le cause, si rileva che l'autocombustione è un evento estremamente raro. Un incendio, infatti, nasce quasi sempre o a causa di comportamenti "involontari" dovuti a negligenza e disattenzione (per esempio nella pulizia delle sterpaglie mediante un fuoco di cui poi si perde il controllo), oppure per azioni dolose.
Secondo i dati pubblicati nel Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi nel triennio 2021-2023, approvato dalla Giunta della Regione Campania il 15/06/2021, negli ultimi 5 anni (2016-2020) gli incendi in provincia di Salerno sono ascrivibili a cause volontarie per circa il 70 % degli eventi (con punta dell'80% nel 2020); per circa il 20% - 25% l'origine è dubbia o non classificabile.
La carta del rischio, pubblicata nel medesimo Piano, mostra che in Costiera esso è variabile dal livello medio a quello alto e praticamente nessuna zona è a rischio basso o medio basso.
Come già accennato per gli altri tipi di rischio, il cittadino può offrire un contributo alla prevenzione segnalando alcune situazioni di criticità, attraverso il sito web Tutela il Tuo Territorio (https://www.tutelailtuoterritorio.it/ - sezione "segnalazioni").
Ad esempio, possono essere individuate le aree con sottobosco non ripulito, e quindi maggiormente soggette a fenomeni di innesco involontario (anche un mozzicone di sigaretta acceso, gettato a terra, può dare origine ad un incendio) soprattutto lungo i percorsi non controllati dalle istituzioni (sentieri, scale, mulattiere, percorsi di trekking).
Nell'effettuare la segnalazione è anche possibile indicare le coordinate dell'area interessata, nonché inviare fotografie del luogo al fine di consentire una più rapida individuazione dello stesso e della problematica rilevata.
Per la segnalazione di incendi in atto, anche di modestissima entità, si segnala che in aggiunta ai canali tradizionali è possibile utilizzare l'app per dispositivi mobili SMA Campania.
*ingegnere
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