Tu sei qui: AttualitàCostiera Amalfitana nella morsa del traffico: aziende bus locali scrivono a Prefetto e minacciano interruzione attività
Inserito da (redazionelda), giovedì 28 marzo 2019 19:09:45
Con una nota puntuale e ben articolata, indirizzata al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, alla Provincia di Salerno, all'ANAS, alla Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi, alle singole amministrazioni locali, ai Presidenti di Confesercenti, Federalberghi, Cidec e Confcommercio, nove società di trasporto autobus con sede in Costiera Amalfitana e operanti nel nostro territorio lamentano una disparità di trattamento operata dalle suddette Autorità ai loro danni.
Dopo aver marcato l'importanza del servizio da loro offerto e dei benefici economici ricadenti sulle attività commerciali e ricettive del comprensorio, respingono con forza ogni accusa di essere causa dei disagi alla circolazione che puntualmente si verificano specie nel periodo di alta stagione (SCARICA MISSIVA INTEGRALE IN BASSO).
«La Costa è oggetto di visite di turisti provenienti da ogni parte del mondo, con conseguente afflusso di autobus appartenenti a società esterne, addirittura estere, con conducenti privi della stessa capacità di dimestichezza degli autisti indigeni» si legge nella missiva.
«Per fronteggiare questa situazione si registrano ogni anno provvedimenti che, purtroppo, nel tentativo di arginare l'invasione di autobus provenienti da paesi estranei alla costiera, di fatto, vengono a colpire proprio le scriventi società che, invece, dovrebbero essere tutelate dalle Amministrazioni e dovrebbero essere preferite, così come accade in tantissime località turistiche, laddove il trasporto dei turisti viene demandato esclusivamente alle società locali».
L'ordinanza ANAS 29/2013 ha imposto il divieto di transito sulla Strada Statale 163 Amalfitana ai bus turistici di lunghezza superiore ai 10,36 metri, disposizioni a cui le aziende di trasporto turistico locale si sono adeguate con un notevole impegno economico. Le suddette, tuttavia, denunciano una mancanza di controlli «degli autobus che provengono da posti diversi dalla costiera, le cui dimensioni spesso sono superiori a metri 10,36 e beneficiano di deroghe che non trovano nessuna giustificazione nei provvedimenti adottati dall'ANAS».
Inoltre risultano rilasciate licenze dai comuni della Costiera a società di trasporto che hanno falsamente dichiarato di avere una rimessa in loco, con la conseguenza che i conducenti, una volta fatti scendere i passeggeri e non avendo un posto dove sostare, sono costretti ad attendere lungo la strada, determinando situazioni di congestione ingiustificabili e di sicuro non addebitabili alle società scriventi.
Dopo tale premessa, le nove aziende locali non solo diffidano le Autorità destinatarie della missiva dall'adottare ulteriori provvedimenti pregiudizievoli dei loro diritti e interessi ma minacciano, in caso di persistente ostruzionismo da parte degli Enti Locali, di interrompere ogni attività di trasporto nel periodo di alta stagione al fine di richiamare l'attenzione della politica locale su un problema che coinvolge ogni comparto economico e sociale del nostro territorio.
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