Il Vescovado Costiera Amalfitana

Un catasto di rifiuti ai piedi dei cassonetti della differenziata. Così si presenta oggi, 2 agosto, il punto di conferimento in via Sopramare, a Pogerola di Amalfi.

Scatoli di pizza, cartoni ripiegati e finanche due sedie rotte in bella mostra sotto il cartello di sosta ai veicoli sprovvisti di contrassegno.

Accanto, i cassonetti del secco indifferenziato e del multimateriale sono stracolmi.

Lo scorso 21 maggio, in un lungo post affidato a Facebook, il gruppo di minoranza "Amalfi Rinasce", capeggiato da Alfonso Del Pizzo, aveva denunciato un paese sporco, con macchie ovunque, olezzo irrespirabile, panchine incrostate.

Tra le cause, asseriva l'opposizione, la gestione «totalmente errata» del conferimento dei rifiuti: «Esempio lampante di ciò che affermiamo è il deposito dei bidoni da voi posizionati nei vari capiscale, sia nelle frazioni che ad Amalfi centro, raccoglitori di spazzatura di ogni genere, con la conseguenza del cattivo odore, oltre la carenza delle norme igieniche. Questo perché non si rispetta né la tipologia, né i giorni, e nemmeno l'orario di conferimento».

Eppure, il Comune di Amalfi, lo scorso 15 luglio, aveva emanato un bando (con scadenza 21 luglio) per ricercare ispettori ambientali che fossero di supporto agli agenti di polizia municipale per garantire pulizia e decoro.

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