Tu sei qui: AttualitàAl via candidatura a Patrimonio Mondiale dell'Unesco di Via Appia Antica, la "regina viarum" che va da Roma a Brindisi
Inserito da (Redazione LdA), giovedì 12 maggio 2022 14:25:02
È stato annunciato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini l'avvio dell'iter di candidatura di Via Appia Antica, nel percorso integrale da Roma a Brindisi e comprensivo della variante traianea, per l'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
Si tratta della prima candidatura promossa e coordinata direttamente dal Ministero, nello specifico dall'Ufficio UNESCO del Segretariato generale, che nella prima fase dell percorso ha condotto, con il supporto degli Uffici periferici, i necessari sopralluoghi lungo i mille e più chilometri di percorso per selezionare i 22 tratti di Appia maggiormente rappresentativi dell'Eccezionale Valore Universale e rispondenti ai requisiti precisi richiesti dall'UNESCO.
La Regina Viarum scorre per ben 120.000 km e, nell'antica e prima concezione di via pubblica, è stata il punto cardine della viabilità di tutto il Mediterraneo. Coinvolge 4 regioni, 12 città, 74 comuni, 15 parchi e 25 università e rappresenta una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico con la sua ampiezza di circa 4 metri che permetteva di essere percorsa in entrambi i sensi e consentiva persino ai pedoni di camminare su marciapiedi.
Il suo nome deriva da quello del magistrato che la fece costruire, Appio Claudio Cieco, nel 312 a.C. per velocizzare il cammino delle truppe romane verso sud, in particolare verso Brindisi, un importante porto che forniva un collegamento via mare con Grecia, Egitto e Oriente.
Oggi, lungo il suo percorso attraverso la campagna romana, si trovano resti di centinaia di monumenti antichi come ville, terme, catacombe e opere funerarie, e tratti del basalto originario perfettamente conservato.
A tutela di questo straordinario patrimonio culturale, è nato nel recente 2016 il Parco Archeologico dell'Appia Antica, il cui perimetro corrisponde anche con l'omonimo Parco Regionale.
In vista della candidatura sono state avviate le interlocuzioni con le Direzioni Generali e gli Istituti centrali del MiC, con le 4 Regioni interessate dal percorso dell'Appia ed anche con molte Università italiane ed estere. Naturalmente, sono stati coinvolti tutti gli altri enti territoriali competenti (73 comuni, 15 parchi, 12 tra città metropolitane e province). Il Ministero della Cultura sta inoltre investendo importanti cifre nel restauro e nella valorizzazione di alcune evidenze archeologiche situate lungo il percorso della Via Appia.
Il prossimo step vedrà il coinvolgimento dei rappresentanti delle comunità (associazioni culturali, gruppi archeologici, associazioni di volontariato, operatori turistici, associazioni professionali...) per un percorso partecipato così come richiesto dall'UNESCO. È stato già firmato un protocollo d'Intesa con Italia Nostra e altre interlocuzioni sono in corso di perfezionamento, mentre stanno già partecipando alle attività della candidatura studenti e professori di alcuni istituti scolastici romani.
"La via Appia è un itinerario da valorizzare e da porre al centro del turismo lento per rafforzare l'offerta di nuovi attrattori come i cammini e i percorsi sostenibili, fondamentali per lo sviluppo in chiave culturale delle aree interne, ma anche per la tutela del nostro patrimonio. La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico e ha le caratteristiche per divenire uno dei più grandi cammini europei". Così il ministro della cultura, Dario Franceschini.
(Foto: FB Parco Archeologico dell'Appia Antica)
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