Il Vescovado Costiera Amalfitana

Un video realizzato questa mattina, 13 settembre, da Argonne Prolisi, ad Amalfi, mostra le difficoltà del trasporto pubblico in Costa d'Amalfi.

Non è una novità: nel nostro territorio, in estate, è sempre stato difficile riuscire a soddisfare le esigenze di residenti e turisti, che spesso rimangono "a piedi" per la mancanza di posti.

Ma, quest'anno, se vogliamo, la situazione è ancora peggiore, complici tutti i problemi di interdizione e chiusura delle strade strette e costeggiate da fragili costoni che franano.

A Ravello, in particolare, la SR373, che collega la Città della Musica e Scala con il resto della Costiera Amalfitana, passando per la località Castiglione (dove sorge il Presidio medico Costa d'Amalfi), è interdetta ai mezzi pesanti da maggio, quando un tragico incidente spezzò la vita di un giovane autista di bus e la Procura decise di sequestrare la zona teatro della tragedia.

La strada non può essere percorsa dai veicoli di lunghezza superiore agli 8 metri, come sono i bus Sita, l'azienda che gestisce il trasporto in Costa d'Amalfi. Pertanto, i bus prendono un percorso alternativo, tramite la SP1 che conduce a Tramonti, da cui si può scendere a Maiori, attraversare Minori e Atrani, per poi giungere ad Amalfi. Contestualmente, dal mese di giugno, il Comune di Ravello ha introdotto navette di dimensioni inferiori agli 8 metri (e quindi di capienza molto inferiore), che conducono ad Amalfi tramite la strada in questione.

Ed ecco che, quotidianamente, residenti e turisti "litigano" per salire sulle navette, che offrono soltanto 15 posti e che, ovviamente, non riescono a rispondere a tutte le esigenze.

La maggior parte dei residenti, soprattutto pendolari, però, si è rassegnata e usufruisce della corsa via Tramonti, nonostante il giro più lungo.