Tu sei qui: Territorio e AmbienteFinalmente le trovatelle di Ravello hanno una casa. Ma l’ENPA lancia appello ai Comuni: «Noi ci mettiamo il cuore, voi dovreste sostenerci!»
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 8 agosto 2023 16:20:27
Erano state abbandonate e ritrovate in strada a Ravello lo scorso 26 luglio. Salvate dall'ENPA e rimesse in forze, Lilly e Daisy aspettavano qualcuno che le accogliesse con amore.
Oggi, 8 agosto, finalmente hanno trovato una casa, una famiglia che le ha amate fin da quando le ha viste.
Ma il merito del lieto fine è dell'ENPA Costa d'Amalfi, che si prende cura dei trovatelli a proprie spese e fa di tutto per trovare loro una famiglia, sempre dopo lo scrupoloso iter del preaffido. Per evitare, infatti, che i cani vengano abbandonati nuovamente, i volontari vanno a trovare la persona o la famiglia prima dell'adozione presso l'abitazione in cui il cane andrà a vivere, così da poter valutare sia il contesto che le persone coinvolte.
Oggi il presidente ENPA Benedetto Amato ha voluto lanciare un appello tramite le nostre pagine.
«Da anni salviamo i trovatelli - ha detto - e troviamo loro una famiglia. Le nostre adozioni non si fermano in Costiera Amalfitana, ma raggiungono l'intera provincia di Salerno e qualche volta perfino il Nord Italia. Facciamo tutto questo con il cuore, ma sono procedure che comportano costi, che ci accolliamo personalmente, senza alcuna riconoscenza da parte dei Comuni. Ricordiamo che ogni Comune è responsabile per i trovatelli nel proprio territorio, dovrebbe mantenerli al canile di competenza pagando 5 euro al giorno più IVA. La nostra azione quindi, oltre ad evitare che i trovatelli finiscano in canile, fa risparmiare anche tanti soldi alle Amministrazioni, che però non ci degnano di un sostegno».
Amato ha in progetto di creare un rifugio nella natura per mettere in stallo i tanti trovatelli in attesa di una famiglia. Insieme al Comune di Tramonti sta cercando la sistemazione più adatta: un terreno demaniale inutilizzato che possa essere risistemato all'occorrenza.
I volontari, da soli (e con le donazioni dei più sensibili), non possono riuscire ad andare avanti a lungo. «Noi ci mettiamo il cuore, il tempo e l'impegno, ma abbiamo bisogno di un sostegno economico da parte di tutti i comuni della Costa d'Amalfi», ha chiosato il presidente.
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