Tu sei qui: Storia e StorieLe 21 donne dell’Assemblea Costituente
Inserito da (Admin), mercoledì 8 marzo 2023 18:27:08
Con le elezioni del 2 giugno 1946 gli italiani (per la prima volta a suffragio universale) furono chiamati a votare per il referendum istituzionale tra Monarchia e Repubblica e, al contempo, per eleggere l'Assemblea Costituente, che si sarebbe riunita in prima seduta il 25 giugno 1946 nel Palazzo di Montecitorio.
Su un totale di 556 deputati furono elette per la prima volta anche 21 donne, 9 della Democrazia Cristiana, 9 del Partito Comunista, 2 del partito Socialista e 1 dell'Uomo Qualunque: Adele Bei, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Maria De Unterrichter Jervolino, Filomena Delli Castelli, Maria Federici, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela M. Guidi Cingolani, Leonilde Iotti, Teresa Mattei, Angelina Livia Merlin, Angiola Minella, Rita Montagnana Togliatti, Maria Nicotra Fiorini, Teresa Noce Longo, Ottavia Penna Buscemi, Elettra Pollastrini,M. Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio.
Quattordici di loro erano laureate, la maggior parte di loro lavorava. Molte avevano vissuto in clandestinità durante il regime fascista e partecipato alla Resistenza.
Le elette, cinque delle quali furono designate nella Commissione dei 75 che aveva il compito di elaborare la Costituzione, lavorarono alacremente per fissare il principio di uguaglianza nell'articolo 3 della Carta ("tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione..."), rafforzato e specificato dagli articoli 29 ("il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi") e 37 ("la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore").
Sono risultati fondamentali perché a partire da lì sarà possibile la riforma del diritto di famiglia cui si arriverà nel 1975, promossa da Nilde Iotti e raggiunta grazie al lavoro collettivo con altre parlamentari, tra le quali la collega di partito Giglia Tedesco e la democristiana Maria Eletta Martini.
Tra gli anni '70 e '80 del secolo scorso furono portate avanti altre battaglie sociali in tema di diritti per l'affermazione di una società più moderna e avanzata che contemplasse lo scioglimento del matrimonio, l'interruzione di gravidanza, l'abolizione del delitto d'onore e le norme contro la violenza sessuale. Conquiste che, spesso, ruotano attorno a figure esemplari, come quella della siciliana Franca Viola che, appoggiata dal padre, si rifiutò nel 1965 di sposare colui che l'aveva violentata, impedendogli così di estinguere il reato: una vicenda che porterà ad abolire nel 1981 il matrimonio riparatore.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 106529106
di Sigismondo Nastri - Nelle sontuose stanze di Villa Episcopio a Ravello, antica sede vescovile, acquistata poi dalla Regione per destinarla ad attività culturali, si consumò l'agonia della monarchia sabauda, sfociata nel referendum del 2 giugno 1946. Il re Vittorio Emanuele III, proveniente da Brindisi,...
Si è rinnovato oggi l'atteso appuntamento per i devoti della Madonna dell'Avvocata sull'altopiano del Monte Mirteto, nel comune di Maiori. Una tradizione che da secoli si rinnova l'indomani di Pentecoste, quando di buon'ora si giunge al santuario posto sull'altopiano a 866 metri sul livello del mare....
Mercoledì 24 maggio è stato presentato, nella sontuosa cornice dell'Archivio di Stato di Napoli, il nuovo progetto digitale dedicato al fenomeno migratorio che hanno vissuto i comuni della Campania tra ‘800 e ‘900 verso l'estero e il Nord Italia. Attraverso lo studio delle richieste di passaporti conservate...
di Vincenzo Milite 24 maggio 1999. Un giorno che rimarrà impresso per sempre nella mente di tutto il popolo granata e non solo. 24 anni fa il rogo del treno che da Piacenza portava a Salerno, dove persero la loro giovane vita Ciro, Peppe, Enzo e Simone. I quattro giovani tifosi erano sul treno che li...
Subbuglio, confusione, tentativi di fuga e nel mentre terremoto, lapilli, correnti turbolente di cenere vulcanica e gas caldi. Fu l'inferno dell'eruzione del 79 d.C. Quello in cui si trovarono gli abitanti dell'antica città di Pompei, tra cui le ultime due vittime, di cui sono stati rinvenuti gli scheletri...
Abbiamo notato che stai usando uno strumento che blocca gli annunci pubblicitari.
La pubblicità ci permette di offrirti ogni giorno un servizio di qualità.
Per supportarci disattiva l'AdBlock che stai utilizzando.