Tu sei qui: Storia e StorieLa saggezza di un Popolo (49)
Inserito da Antonio Schiavo (redazionelda), domenica 4 luglio 2021 09:56:15
di Antonio Schiavo
E' vero, cari lettori, questa rubrica manca da troppo tempo Vi spiego perché.
Da anni conservavo nel portafogli una serie di foglietti sui quali appuntavo tutti i modi di dire, i proverbi e i termini che mi venivano segnalati o che percepivo durante le mie puntate a Ravello.
Un bel giorno la gentile coinquilina che condivide da anni le sorti domestiche (perciò si chiama consorte) si accorse del gonfiore dello stesso e mi intimò di svuotarlo perché causa possibile di rottura di tasca posteriore destra o di inestetismo tergale dei pantaloni.
Chiaramente obbedii e riposi i vari foglietti. Si, ma dove?
Affannose ricerche non hanno portato alcun esito e anche la supplica al glorioso Sant'Antonio che normalmente non fallisce nel ritrovamento degli oggetti perduti non hanno ancora sortito effetto.
Non dispero e comunque per non tardare oltremodo l'appuntamento con le perle di saggezza popolare, questo è quanto sono riuscito a mettere da parte nel frattempo, con la consueta, certosina supervisione di Achille Camera:
A punto a punto facette ‘o cazone:
Lo si dice a quelli che tendono a tergiversare nei discorsi e nelle azioni. L'altro significato (meno comune) indica la necessità di fare le cose con gradualità ma con costanza.
E' pigliato ‘ a pasta d' ‘e surece:
Ha ereditato tutto il peggio dal carattere altrui. Si è fatto condizionare,
Tecchete e damme, dura cient'anne:
Spesso temporeggiare e avere il piede in due staffe porta vantaggi più concreti e duraturi che assumere posizione netta. Altro significato: Una mano lava l'altra
Vo' trasì pe' forza dint' ‘o cappiello d'o prevete:
Vuole entrare a far parte di un affare benchè non coinvolto. Vuole carpire un segreto.
E' cuotto d'acqua vulluta:
Ha esperienza da vendere. Non si pensi di poterlo fregare o raccontargli frittile perché ha vissuto situazioni analoghe.
Tebe ‘e vizie ‘a generale e ‘a paga ‘a surdato:
Si dice di chi non sa fare i conti con le proprie disponibilità economiche e fa una vita al di sopra delle proprie possibilità.
E' pigliato asso pe' fiura:
Ha preso fischi per fiaschi,
o più volgarmente si dice anche:
E' pigliato ‘o cazzi p' ‘a vuttecella ‘e ‘ll'uoglio
Si nun ‘ a fenisce te faje ‘o stummacone:
Avvertimento solitamente dato dalla mamma ai figli per evitare che bevano troppa acqua o bevande gassate;
Sta facenno ‘a zita cuntignosa:
Si dice di persina estremamente permalosa;
Ha avuto pe' bevere e pe' sciacquà:
Ha rimediato una brutta batosta, ha subito una sconfitta pesante.
Fa una tatanella:
Non la smette mai di parlare. E' un logorroico
E' ‘nfucata ‘a cardognola :
E' arrivato il caldo torrido
Avimme fatto ‘a fine d'e botte a breccia (o a muro)
Abbiamo fatto una fine ingloriosa
Chillo è proprio nu cuccato a piede
Si dice di persona inetta, senza spina dorsale
Sciorta e cazze ‘nculo, biato chi ll'ave-
Modo alquanto greve per esprimere invidia verso quelli che si ritiene siano più fortunati di noi.
E' ciucce s'appiccecano e ‘e varrile se scassano.
Il conflitto non è sempre come dicevano i Greci "padre di tutte le cose" ma, spesso, non porta ad alcuna conclusione pratica o positiva.
In una precedente puntata mi pare che abbiamo usato un proverbio simile e cioè:
Quanno cantano tante galle nun fa maje journo
(continua)
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 1086124106
È morto a Salerno, sua città natale, Nino Petrone, firma storica del Corriere della Sera e per anni protagonista del giornalismo italiano. Aveva 84 anni. La notizia della sua scomparsa, avvenuta nella giornata di ieri, 17 giugno, ha immediatamente suscitato una valanga di messaggi di cordoglio sui social,...
di Massimiliano D'Uva Novanta primavere, ognuna vissuta con il garbo e l'energia di chi ha saputo fare dell'ospitalità un'arte e della gentilezza una vocazione, senza mai perdere la sua innata leadership, fatta anche di autorevole risolutezza. Virginia Attanasio, figura storica e insostituibile de Il...
800 rose antiche, 1.200 viole, 1.000 piante di ruscus, oltre a ciliegi, viti e meli cotogni messi a dimora nell'area verde della casa del Giardino di Ercole di Pompei, anche detta "casa del profumiere", per la probabile produzione e commercializzazione di profumi che qui avveniva. L'immissione delle...
Il 2 giugno è il giorno in cui si celebra la Festa della Repubblica, commemorando il referendum istituzionale del 1946 che sancì la nascita della Repubblica Italiana. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la caduta del fascismo, gli italiani furono chiamati alle urne il 2 e 3 giugno 1946 per decidere...
di Sigismondo Nastri - Ero ragazzo, avevo undici anni nel 1946 quando si svolse il referendum che portò alla nascita della repubblica. Fu una campagna elettorale molto accesa, condotta con comizi, manifesti, volantinaggio, una propaganda assillante. Ricordo l'impegno ad Amalfi, a favore della monarchia,...