Ultimo aggiornamento 22 minuti fa S. Benedetta vergine

Date rapide

Oggi: 6 maggio

Ieri: 5 maggio

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Vescovado Costiera Amalfitana

Il portale online della Costa d'Amalfi

Il Vescovado - Il portale online della Costa d'Amalfi Il portale online della Costa d'Amalfi

Pasticceria Gambardella a Minori, il gusto della tradizione in Costiera AmalfitanaSal De Riso Costa d'Amalfi, acquista i dolci del maestro pasticcere più amato d'Italia sul sito ufficiale Sal De Riso ShopMaurizio Russo, dal 1899 un’avventura lunga quattro generazioni. Distillati ed eccellenze, Elisir di limone, Limoncello 100% con limoni IGP Costa d'AmalfiHotel Covo dei Saraceni Positano, Albergo 5 Stelle in Costiera Amalfitana, affacciato sul meraviglioso fronte mare della città verticaleCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaSupermarket e Supermercati Netto, la convenienza a portata di clickPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury Hotel

Tu sei qui: Storia e StorieIl “muccaturo”, il copricapo delle nostre antenate

Hotel Luna Convento Amalfi Provoloncino Amalfitano, con scorzette di Limone Costa d'Amalfi IGP firmato "la Tramontina"Frai Form Ravello del dottor Franco Lanzieri. Centro medico estetico, epilazione laser, efficace e indolorePietra di Luna Hotel a Maiori in Costiera AmalfitanaPalazzo don Salvatore Amalfi, Costiera Amalfitana, Dimore storiche, Exclusive AccommodationCardine SRL, lavori in quota, protezione, prevenzione, pannelli in fune d'acciaio, lavori di edilizia, interventi urgenti post frana, perforazione pareti rocciose, messa in sicurezza costone rocciosoPositano Destination, Your private taxi on the Amalfi Coast, Excursions, ToursAmalfi Coast Private Car, Tour, Transfer ed escursioni in Costiera AmalfitanaIl Limone IGP Costa d'AmalfiPorti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il porto

Storia e Storie

Il “muccaturo”, il copricapo delle nostre antenate

Inserito da (redazionelda), sabato 4 aprile 2020 17:30:38

Acquista questo spazio pubblicitario inviandoci un messaggio con una richiesta di quotazione

di Sigismondo Nastri

Un amico mi ha chiesto di scrivere qualcosa sul muccaturo: non certo il fazzoletto che portiamo in tasca - oggi sostituito da quelli più pratici di carta - per pulirci il naso, ma il muccaturo col quale si coprivano il capo le nostre antenate (le nonne, per quelli della mia generazione). Ci provo, innanzitutto facendo ricorso ai proverbi.

1) "Chi è parente d' ‘a coppola va p' 'a casa e ntròppeca; chi è parente d' ‘o muccaturo va p' 'a casa e va sicùro" (Chi è parente dello sposo gira per la casa [degli sposi] impacciato ed inciampa; chi è parente della sposa [abituata a frequentarla più assiduamente] gira per la casa con disinvoltura). Vale a dire che i parenti della donna sono, di solito, più invadenti nella vita della coppia.

2) "Jì a menà' ‘o muccatùro â Nunziata" (Andare a buttare il fazzoletto all'Annunziata). Significato: Quelli che decidevano di prendere per moglie una trovatella all'istituto dell'Annunziata la sceglievano lanciandole un fazzoletto.
Trovo pure un riferimento nella canzone Liolà, che a me piace tanto: "tècchete 'o muccaturo 'e seta ingrese, fossero accise ll'uommene e chi 'e ccrede ...".

Il costume, per le donne, di avere il capo coperto è antichissimo. Una ricerca di Micaela Balice sul web m'informa che "la prima traccia dell'uso femminile del velo è attestata in un documento legale assiro del XIII secolo a.C. secondo il quale l'uso del velo è permesso esclusivamente a donne nobili mentre viene proibito a prostitute e donne comuni che devono girare a capo scoperto.

In questo modo il velo distingue non solo la classe sociale ma anche la 'non accessibilità' della nobildonna allo sguardo comune."
Nelle Sacre Scritture (Corinzi, 11,3-10) sta scritto: "Ogni uomo, che prega o profetizza col capo coperto, fa vergogna al suo capo. Ma ogni donna, che prega o profetizza col capo scoperto, fa vergogna al suo capo, perché è la stessa cosa che se fosse rasa. Ora se la donna non si copre, si faccia pure tagliare i capelli; ma se è una cosa vergognosa per la donna farsi tagliare i capelli o rasare, si copra il capo."

Ancora quando io ero ragazzo, le donne entravano in chiesa con un velo nero in testa.
Quanto al muccaturo, inteso come copricapo, credo di poter dire che era un elemento del costume tradizionale, non solo da noi. Per comodità, evidentemente, specialmente nel lavoro. Lo portavano le trasportatrici di limoni, fascine, barili di vino. Quelle, ad esempio, che scendevano ad Amalfi da Pontone e da Scala, che, ragazzo, vedevo ogni giorno passare davanti a casa mia. Ma anche le massaie, nelle attività domestiche. Non certamente quando indossavano il vestito della domenica. Le donne appartenenti alle classi sociali più elevate, portavano invece il cappello. Per completare la loro raffinata eleganza.

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Vescovado!

Scegli il tuo contributo con

Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!

Per dispositivi
Apple
Per dispositivi
Android

Galleria Fotografica

rank: 103762105

Storia e Storie

Il rito dei truocchi: a Tramonti il fieno si lavora ancora come una volta

Il rito del truocchio Quando il sole scalda le colline e l’erba falciata dorme stesa sulla terra, inizia il rito antico del truocchio. Si aspetta il tempo giusto, quello che solo gli occhi esperti sanno riconoscere: quando il fieno è asciutto, leggero, profumato. Due persone, legate non solo dalla fatica...

Sarno, a 27 anni dall’alluvione ferita ancora aperta: «Mai più 5 maggio, mai più impreparati»

Sono trascorsi 27 anni dalla tragica notte del 5 maggio 1998, quando una colata di fango e detriti scese a oltre 70 chilometri orari dal Pizzo d'Alvano, travolgendo i comuni di Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e San Felice a Cancello. Il bilancio fu devastante: 161 vittime, migliaia di sfollati, interi...

La Tragedia di Superga: 76 anni fa il destino spezzò il sogno del Grande Torino

Torino, 4 maggio 1949. Un boato squarcia il silenzio sulla collina di Superga. Alle 17:03, il Fiat G.212 della compagnia ALI, siglato I-ELCE, si abbatte contro il muraglione posteriore della basilica. A bordo, l’intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona dopo un’amichevole organizzata per...

Vincenzo Palumbo - "il Professore" - nel ricordo di Secondo Amalfitano: l'uomo che ha insegnato il valore dell’amicizia vera

"Non tutti gli amici sono uguali. Alcuni attraversano il tempo con noi, mutando forma ma non sostanza, restando presenti anche quando i ruoli cambiano, le stagioni della vita si susseguono, e il mondo intorno sembra trasformarsi. Vincenzo Palumbo, per Secondo Amalfitano, è stato questo: un punto fermo,...

Il letto sbarrato contro l’eruzione: a Pompei la straziante scena nella casa di Elle e Frisso

Il letto di traverso a sbarrare la porta della camera da letto per proteggersi dalla furia del Vesuvio, i resti di alcune vittime e gli oggetti quotidiani, segnali di una vita, poi bruscamente interrotta e che ancora una volta raccontano l'unicità di Pompei e dei suoi ultimi istanti prima della fine....