Il Vescovado Costiera Amalfitana

di Vincenzo Milite

La Salernitana non riesce ad arrestare l'emorragia di sconfitte, nonostante il cambio in panchina, nemmeno Paulo Sousa riesce ad evitare la sconfitta.

Il tecnico Portoghese non stravolge la squadra, anche se apporta sostanziali modifiche. La Salernitana si presenta con un 3-4-2-1, con Sepe nei pali e Ochoa in panchina. Anche in difesa Gyomber resta in panca, non ancora al massimo dopo l'infortunio e così la linea difensiva è composta da Bronn, Daniliuc e Pirola.

A centro campo il mister sceglie i muscoli, infatti i due centrali sono Coulibaly e Crnigoj, ai lati Candrevaa e Bradaric. La novità in assoluto sono i due trequartisti dietro l'unica punta Piatek. L'intento è chiaramente quello di far arrivare molti più palloni in area avversaria in modo da mettere Piatek in condizione di fare male. Nella Salernitana mancavano Troosk-Ekong e sopratutto Boulaye Dia.

La squadra granata parte molto bene, infatti per i primi 20 minuti c'è solo la Salernitana in campo, squadra corta pronta a raddoppiare e a creare tante situazioni pericolose. Il primo acuto dei romani arriva al 20° con Felipe Anderson su un cross da calcio d'angolo. La Salernitana si impaurisce e man mano arretra perdendo lo smalto iniziale.

La Lazio naturalmente ne approfitta per creare alcuni pericoli in area granata. Il primo tempo si conclude in parità. Nella ripresa tutti si aspettano una squadra combattiva come lo è stata nella prima frazione, ma purtroppo non è cosi. Paulo Sousa effettua subito un cambio, dentro Valencia, fuori Vilhena.

La Lazio inizia spingendo sul pedale e mette in seria difficoltà la difesa granata, che capitola al 60' con Ciro Immobile. La Salernitana prova a restare unita, ma purtroppo l'ennesimo infortunio difensivo tra Pirola e Sepe permettono a Immobile di guadagnare un calcio di rigore che lo stesso immobile realizza. A questo punto la squadra granata accusa il colpo e rimane in campo solo per onor di firma. Da segnalare anche un altro calcio di rigore per la Lazio procurato da Bronn che poi si fa anche espellere. Luis Alberto dal dischetto si fa parare il tiro da Sepe, che riscatta parzialmente la papera precedente.

Da segnalare anche i cambi di Piatek, Pirola e Crnigoj dentro Botheim, Sambia e Lovato.

Anche Sarri cambia qualcosa, fuori Pedro e Vecino, dentro Romero e Basic e nel finale fuori anche Immobile dentro Cancellieri.

Si conclude così con l'ennesima sconfitta la partita della Salernitana. Ora bisogna ripartire dal primo tempo, o meglio dalla prima mezz'ora, dove abbiamo assistito ad una buona Salernitana, con pressing e voglia di fare. La strada per Paulo Sousa è decisamente in salita, ma il tecnico lo sapeva e sicuramente troverà dall'alto della sua enorme esperienza le giuste mosse per traghettare la nave in porto.

Ora testa a domenica prossima dove all'Arechi sarà di scena il Monza.

SALERNITANA-LAZIO 0-2

SALERNITANA (3-4-2-1): Sepe; Bronn, Daniliuc, Pirola (74′ Lovato); Candreva, Coulibaly, Crnigoj (74′ Sambia), Bradaric; Bonazzoli (58′ Kastanos), Vilhena (46′ Valencia); Piatek (74′ Botheim). A disp. Ochoa, Fiorillo, Gyomber, Bohinen, Nicolussi Caviglia, Iervolino,. All. Paulo Sousa.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Patric, Hysaj; Vecino (78′ Basic), Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (87′ Cancellieri), Pedro (78′ Romero). A disp: Maximiliano, Adamonis, Lazzari, Pellegrini, Fares, Marcos Antonio, Milinkovic-Savic. All. M. Sarri.
ARBITRO: Rosario Abisso di Palermo. ASS.: Baccini e Rocca. IV: Marinelli. VAR: Fabbri. AVAR: Muto.