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Tu sei qui: SezioniRegioneCaro carburante e materie prime alle stelle. Assessore Caputo: «Rimuovere restrizioni ad aumenti di produzione per contrastare effetti crisi»
Scritto da (Redazione LdA), sabato 12 marzo 2022 13:28:35
Ultimo aggiornamento sabato 12 marzo 2022 13:28:35
Nel corso della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni del 10 marzo l'Assessore all'Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo, con gli Assessori delle altre regioni italiane, ha incontrato il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ed il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli per esaminare le difficoltà che attualmente vivono i comparti della pesca e dell'agricoltura a causa dell'aumento dei costi energetici, delle materie prime e per le ripercussioni negative della guerra in Ucraina.
«Abbiamo analizzato - ha dichiarato l'Assessore Caputo - tutte le possibili strategie utili a sostenere i comparti agricoltura e pesca che hanno già sofferto per la pandemia da Covid19, ed ora si ritrovano ad affrontare nuove e impreviste criticità. È necessaria una risposta straordinaria e immediata che possa controbilanciare gli effetti della crisi, che purtroppo ha investito molte aziende e intere filiere della nostra regione».
Con il Ministro Patuanelli gli assessori regionali hanno affrontato i principali problemi che opprimono le imprese agricole, dal prezzo del latte in stalla al caro gasolio per i pescherecci e le macchine agricole, sottolineando la necessità di interventi specifici per le filiere più danneggiate dal rincaro delle materie prime, come quelle zootecnica e dei seminativi.
In Campania il comparto bufalino è uno di quelli maggiormente in difficoltà, per l'aumento dei costi delle materie prime che compongono la mescola dei mangimi, e per cui si rischia la destabilizzazione dell'intera filiera, una delle più importanti del nostro territorio.
«Con i colleghi delle altre regioni italiane, abbiamo avanzato - ha spiegato Caputo - numerose proposte di intervento: dalla contribuzione straordinaria per il settore al rinvio della nuova PAC, dalla diminuzione delle accise allo sblocco di tutti i pagamenti sospesi, dalla moratoria alla ristrutturazione del debito, dalle esigenze di una nuova taratura del PNRR al Temporary Framework. In particolare, la Pac appare per certi aspetti inadeguata al nuovo contesto che viviamo, in quanto impedisce l'accesso a possibili soluzioni di contrasto alla crisi. La Politica Agricola Europea per il periodo 2023/2027, in linea con gli obiettivi del Green Deal, pone una serie di restrizioni e non consente di aumentare facilmente la superficie coltivabile. Così, le aziende agricole che oggi devono affrontare i pesanti rincari non hanno la possibilità di compensare i costi con incrementi di produzione. Nel nuovo scenario, è indispensabile rivedere il contesto regolatorio della Pac, allo scopo di limitare le conseguenze negative del conflitto in Ucraina».
«Con il Ministro Cingolani - ha affermato l'Assessore Caputo - abbiamo inquadrato le misure ambientali nel contesto del nuovo scenario mondiale, alla luce della catastrofe bellica in Ucraina. In maniera unitaria e condivisa, abbiamo rappresentato al Ministro la necessità di una maggiore attenzione alle filiere agroalimentari, e l'opportunità di deroghe ad alcuni vincoli ambientali in un momento di assoluta emergenza. Situazioni straordinarie richiedono soluzioni straordinarie».
«Come Commissione Politiche Agricole - conclude Caputo - abbiamo già predisposto un documento unitario con le proposte di interventi prioritari per i comparti agricoltura e pesca, che presenteremo al Governo nelle prossime ore, avendo già colto la massima disponibilità, da parte dei Ministri Cingolani e Patuanelli ad affrontare, in tempi stringenti tutte le questioni prioritarie per venire incontro alle grave crisi in cui versano le economie primarie delle regioni italiane, in questo difficile momento storico».
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