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Tu sei qui: SezioniPoliticaTasse mai versate, "Nuova primavera maiorese” al Sindaco: «Disapplicare regolamento porta a storture ed ingiuste ripartizioni»
Scritto da (Redazione LdA), sabato 19 febbraio 2022 16:25:20
Ultimo aggiornamento sabato 19 febbraio 2022 16:25:20
«Conveniamo col Sindaco di Maiori sull'opportunità di agevolare in tempi ragionevoli il pagamento delle imposte, soprattutto a seguito della crisi economica mondiale. Tuttavia, sempre in spirito di collaborazione e servizio verso le Istituzioni e la Comunità, ci preme sottolineare come in "un paese turistico", dove si lavora solo pochi mesi all'anno, proprio all'esito della pandemia, la questione va affrontata con molta attenzione onde evitare irragionevoli disparità di trattamento con ingiuste ripartizioni di imposte ed indebiti vantaggi magari per pochi furbetti».
A dichiararlo il gruppo civico Nuova Primavera Maiorese guidato dall'avvocato Vincenzo Rispoli.
«Soprattutto con la pandemia, ci sono state alcune attività - spiega - che hanno guadagnato tantissimo dalla contrazione dei mesi di lavoro (e dei costi per personale, energia e materie prime) aumentando in modo esponenziale il prezzo dei servizi (per la concentrazione della domanda in pochi mesi). Ed invece ci sono state altre attività e lavoratori che effettivamente, con la pandemia, hanno perso molti mesi di lavoro e reddito».
«Questo si ripercuote - prosegue Rispoli - su tutta l'economia generale (commercio, artigiani, servizi professionali) gravati a loro volta dalla contrazione generale del reddito di attività e lavoratori stagionali. Il problema, si sa, sta sempre a monte. E soprattutto oggi, all'esito della pandemia ma ancora in piena crisi economica mondiale, si deve distinguere tra vera evasione e mancato pagamento di necessità delle imposte. Se (ad esempio) aumento una tassa del 40% per coprire la vera evasione, non potrò pretendere tempi ragionevoli solo da legittimi gruppi di pressione ma anche da chi, purtroppo, non riesce nemmeno a mettere il piatto a tavola. Anzi, forse proprio l'aumento delle aliquote non agevola il pagamento e così via come un cane che si morde la coda...».
La proposta dell'avvocato Rispoli è quella di «verificare e riparametrare, per ciascuna imposta, tassa o contributo locale, le singole aliquote, i casi di aumenti, riduzioni ed esenzioni. E soprattutto definire casi e modalità di giuste dilazioni di pagamento senza applicazioni di sanzioni ed interessi. Solo così sarà possibile ridefinire completamente un nuovo assetto fiscale locale nella direzione di maggiori efficacia, efficienza, economicità ma soprattutto equità e sostenibilità del prelievo fiscale. Disapplicare nuovi regolamenti (magari col rischio di raddoppio dell'imposta) farebbe uscire il paese da piccole operazioni di cabotaggio per una mera sistemazione formale del bilancio».
«Storicamente - aggiunge - la regolamentazione di questa materia non è mai oggetto di blitz di maggioranza ma, onde evitare storture ed ingiuste ripartizioni, da sempre oggetto di una larga concertazione tra tutte le forze politiche, sociali ed economiche.Questa materianon può essere oggetto di improvvisazione ma va graduata attentamente nella fissazione delle aliquote e nelle modalità di escussione onde evitare storture sistemiche ed ingiustizia sociale. In un "paese turistico" che lavora solo pochi mesi all'anno, proprio a causa della crisi economica mondiale tuttora gravante sulla Comunità, ci vuole equità. A volte, se non si agisce con attenzione, la cura può essere peggio della malattia».
«Il nostro invito all'Amministrazione ed a tutto il Consiglio comunale è di fermarsi un attimo per ragionare - in concerto con tutte le forze politiche, sociali ed economiche del paese - per ridefinire tutti insieme l'intero sistema di imposte e di escussione sedimentatosi nel corso del tempo. L'auspicio, per l'ennesima volta, è che si ascoltino con attenzione le istanze di tutto il territorio e le esigenze di tutte le classi sociali ed economiche», chiosa.
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