Il Vescovado Costiera Amalfitana

Ha scelto la presentazione della riorganizzazione della rete ospedaliera campana per parlare del lavoro degli ultimi anni: Stefano Caldoro, chiamato a breve a confrontarsi nuovamente con le urne, è intervenuto nella conferenza di Palazzo Santa Lucia evidenziando i risultati raggiunti sulla Sanità.

«Oggi - ha detto il governatore - riapriamo gli ospedali che erano stati chiusi e previsti in chiusura nel 2010 e soprattutto: se prima c'era il blocco del turnover, oggi si riassume. Un grande rilancio che è stato possibile grazie un gran lavoro di serietà, di silenzio nei momenti difficili».

La situazione sanitaria regionale è al collasso da tempo, a margine dell'incontro Caldoro ha ribadito: «Oggi abbiamo recuperato quasi mille posti letto rispetto a una battaglia che vedeva la Campania ingiustamente penalizzata. Abbiamo recuperato risorse - ha affermato - per aver eliminato gli sprechi, 230 milioni di avanzo che significa permettere a tutti questi ospedali e sono tanti. La riorganizzazione generale del sistema permetterà di evitare la chiusura di tanti ospedali, il cui funzionamento è fondamentale per la nostra rete di emergenza. Guardiamo con fiducia al futuro - ha concluso- per i nostri cittadini, per la nostra rete di eccellenza, quella che miriamo ad avere nei prossimi anni».

Caldoro ha evidenziato che il tema della Sanità deve riguardare tutte le forze politiche, indipendentemente dalle posizioni in campo. «Sono cose positive per la nostra regione, - ha detto - non si tratta di un argomento di polemica politica».

La campagna per le elezioni regionali del 31 maggio ormai è lanciata e il governatore uscente vuole bissare il successo di cinque anni fa contro Vincenzo De Luca. Il quadro politico, stavolta, è cambiato: il centrosinistra, nel 2010 in affanno, oggi viene dallo straordinario successo delle elezioni europee di un anno fa e l'incognita del Movimento 5 Stelle è una variabile in più che nell'ultima tornata non era così forte. Ad oggi nessuno sembra avere la vittoria in tasca.