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Tu sei qui: SezioniPoliticaFondazione Ravello, Comune ai margini. Nicola Amato invoca Consiglio Comunale: «Sindaco unico responsabile dell'accaduto»
Scritto da (Redazione), venerdì 3 gennaio 2020 09:09:17
Ultimo aggiornamento venerdì 3 gennaio 2020 09:32:56
La notizia dell'approvazione, da parte della Regione Campania, del nuovo statuto della Fondazione Ravello, col Comune messo ai margini (potrà esprimere soltanto un consigliere di amministrazione rispetto ai tre della Regione) anima il dibattito delle ultime ore in paese. Nicola Amato di Ravello nel Cuore è il primo esponente politico locale a intervenire, chiedendo nuovamente al sindaco Di Martino, ritenuto il responsabile unico di questa situazione, la convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc che potrebbe anche sancire la definitiva uscita del Comune dalla Fondazione. "Questa emarginazione del Comune di Ravello impone atti e comportamenti esemplari" ribadisce Amato.
Segue nota integrale a firma di Amato trasmessa stamani alla nostra Redazione.
E' di questi giorni la notizia della nascita della nuova Fondazione Ravello, il cui statuto, dopo 11 mesi di gestione commissariale, è stato approvato dalla Giunta regionale della Campania (seduta del 30 dicembre 2019, ore 10,30, argomento nr, 7. Proponente presidente De Luca Vincenzo. Oggetto: Fondazione Ravello. Modifiche statutarie).
Ed è proprio tutto nuovo l'organismo associativo che emerge dalla bozza statutaria che è stata portata a conoscenza dello scrivente.
Dalla lettura dello stesso, se dovesse corrispondere al documento ufficiale allegato alla deliberazione ufficiale, si resta esterrefatti, sia sul contenuto del testo, uno statuto completamente nuovo, col quale viene cassata la storia (ben 17 anni) di Fondazione Ravello, sia in merito alla rappresentanza dei soci fondatori (sproporzionata a favore della Regione Campania), sia soprattutto in merito alla gestione dell'Auditorium Oscar Niemeyer.
Senza che la bozza statutaria fosse stata condivisa dagli enti soci, la Regione (vero asso pigliatutto) con tre consiglieri, rispetto ad uno del Comune di Ravello e uno della Provincia di Salerno, decide da sola che l'Auditorium di proprietà del Comune di Ravello possa essere conferito/gestito dalla Fondazione!
Fondazione Ravello, di fatto, non esiste più, la denominazione del nuovo organismo dovrebbe essere Fondazione Regionale per Ravello!
Alla fine il Sindaco di Ravello che ha sollecitato la nomina di un Commissario, per fare ordine in Fondazione, si è ritrovato, come più volte ribadito, con un pugno di mosche.
Io non so se il mondo gira al contrario, ma sapendo leggere anche sottosopra penso che i cittadini ravellesi siano stati espropriati della possibilità di scegliere e decidere, altro che ravellesità, altro che centralità comunale!
Dopo diciassette anni il Comune di Ravello è fuori dalla Fondazione, a tutti gli effetti, ovvero nulla più conta in Fondazione, se non in modo marginale!
Questa emarginazione del Comune di Ravello impone atti e comportamenti esemplari.
Per questo si chiede al Sindaco di Ravello, ad oggi unico responsabile di quanto accaduto, in forma pubblica, attraverso un organo di stampa, verificato ed acquisito il documento ufficiale regionale: la convocazione d'urgenza del Consiglio comunale per discutere:
Con all'o.d.g. del Consiglio comunale: Fondazione Ravello discussione e provvedimenti. Inserendo nel fascicolo di consiglio ogni documento utile, ad oggi non a conoscenza dei consiglieri comunali, dei rapporti tra Comune, Regione Campania e Commissario Felicori.
Lo scrivente auspica che il Sindaco non si sottragga al confronto richiamando il Regolamento comunale che prevede le formalità di richiesta della convocazione, così come si è espresso nell'ultimo consiglio comunale, rispetto a precedente e quasi identica richiesta (31 ottobre 2019), presentata in tempi non sospetti (che se fosse stata discussa avrebbe prodotto risultati ben differenti da quelli attuali).
I fatti gravi del momento impongono l'esercizio dell'autonomia riconosciuto per legge ad una comunità locale e un decisionismo collegiale che non può essere appannaggio di una sola parte politica, nè tantomeno di una sola persona.
Ravello 3 gennaio 2020
Il Capogruppo consiliare di Ravello nel Cuore
dott. Nicola Amato
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