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Tu sei qui: SezioniEventi & SpettacoliSan Nicola tra fede e arte: se ne discute a Villa Rufolo col prof. Leone De Castris e Padre Fortunato
Scritto da (Redazione), venerdì 3 gennaio 2020 11:01:42
Ultimo aggiornamento venerdì 3 gennaio 2020 11:04:59
L'esposizione della pala d'altare dedicata a San Nicola di Bari, in mostra nella "Sala Parrilli" di Villa Rufolo fino al 29 febbraio, sarà l'occasione per un momento di approfondimento immaginato dal commissario straordinario della Fondazione Ravello Mauro Felicori, sulla figura e sull'importanza del Santo di Myra nella fede e nella storia dell'arte.
A parlarne domani, sabato 4 gennaio, alle 11.30, a Villa Rufolo, il professor Pierluigi Leone De Castris ordinario di Storia dell'Arte moderna dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che peraltro ha studiato proprio quest'opera del XV secolo trafugata dalla Chiesa di Santa Maria in Cosmedin e poi recuperata dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli. Con lui Padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi e direttore della rivista San Francesco Patrono d'Italia
Il dibattito sarà introdotto dal segretario generale della Fondazione Ravello, Ermanno Guerra.
STORIA DEL RINVENIMENTO
Nel 2018 un cittadino aveva avanzato richiesta al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, tendente ad accertare l'eventuale provenienza illecita del dipinto olio su tela di autore anonimo del XV secolo, raffigurante "San Nicola di Bari", acquistato per l'importo di 200mila euro da un noto antiquario romano. A seguito del controllo, effettuato mediante l'ausilio della Banca Dati dei Beni Illecitamente sottratti gestita dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, veniva accertato che il dipinto era parziale provento di furto perpetrato da ignoti il 2 marzo 1992 in danno della chiesa "Santa Maria in Cosmedin" di Napoli. Approfondite indagini permettevano di deferire alla Procura della Repubblica di Roma due persone resisi responsabili della ricettazione dell'opera d'arte, riconosciuta autentica ed appartenente alla citata chiesa a seguito di approfondito esame tecnico esperito da funzionari della Soprintendenza A.B.A.P per il Comune di Napoli.
L'opera di importantissimo valore storico, artistico, culturale era anche pubblicata sul bollettino delle ricerche "Arte in ostaggio" numero 17 alla pagina 42.
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