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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoStop motori a combustione interna dal 2035, l’ok del Parlamento Ue fa discutere. Acea: «Scadenza prematura»
Scritto da (Redazione LdA), giovedì 9 giugno 2022 10:14:41
Ultimo aggiornamento giovedì 9 giugno 2022 10:14:41
Stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. Lo ha deciso il Parlamento europeo su proposta della Commissione Ue. Il testo legislativo è stato approvato con 339 voti favorevoli, 249 contrari e 24 astensioni.
Tra tredici anni sarà consentito immettere sul mercato Ue soltanto auto a zero emissioni e vietato vendere motori a combustione interna (benzina, diesel, gpl, ibridi).
L'obiettivo fa parte dei quattordici provvedimenti inseriti dalla Commissione europea nel pacchetto Fit for 55 (per ridurre del 55% le emissioni entro il 2030 e arrivare al net zero entro il 2050).
Tuttavia, i partiti italiani sono riusciti a fare approvare un prezioso emendamento (già ribattezzato salva-Ferrari o salva Motor Valley) che proroga fino all'inizio del 2036 la possibilità di avere deroghe sulle emissioni di Co2 per i piccoli produttori di auto (tra mille e diecimila) e per i furgoni (fino a 22 mila).
Lo stop alla vendita delle auto diesel e benzina dal 2035 deciso dalla Ue e applaudito da PD e Movimento 5 stelle è, per Matteo Salvini, «una follia assoluta. Un regalo alla Cina, un disastro per milioni di lavoratori italiani ed europei».
L'Acea, l'associazione europea dei produttori di automobili esprime preoccupazione per il voto del Parlamento europeo perché «la trasformazione del settore dipende da molti fattori esterni» e «data la volatilità e l'incertezza che stiamo vivendo giorno per giorno a livello globale, qualsiasi regolamentazione a lungo termine che vada oltre questo decennio è prematura in questa fase iniziale».
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