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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoPompei arriva a Tokyo: 160 reperti del Museo Archeologico in una mostra itinerante in Giappone
Scritto da (Redazione LdA), sabato 15 gennaio 2022 17:03:09
Ultimo aggiornamento sabato 15 gennaio 2022 17:21:14
Un allestimento evocativo, che ricostruisce la vita nelle antiche città vesuviane: al via, presso il Tokyo National Museum, la mostra itinerante "Pompeii", realizzata con centosessanta reperti del Museo Archeologico di Napoli. L'evento coinvolgerà, sino a dicembre 2022, le prefetture di Kyoto, Miyagi e Fukuoka: le tappe successive dell'esposizione includeranno il Kyoto City KYOCERA Museum of Art e anche il Kyushu National Museum.
Il percorso espositivo nasce anche in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, che promuove la conoscenza delle antichità vesuviane nel contesto internazionale, non solo europeo.
«Le storie della città antica di Pompei e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli sono indissolubilmente legate. Non è possibile, infatti, comprendere gli accadimenti che interessarono Pompei senza conoscere le Collezioni pompeiane conservate presso il MANN e, viceversa, una visita alle sale del Museo non preceduta dagli itinerari percorribili nella città antica risulterebbe priva di senso. - sottolinea Gabriel Zuchtriegel, Direttore Generale del Parco archeologico di Pompei -. E' nell'ottica di promuovere la conoscenza di questo straordinario patrimonio culturale che il Parco archeologico di Pompei e il Mann hanno la fortuna e l'onere di gestire, che si muove da sempre la collaborazione tra le Istituzioni del territorio e quelle straniere».
«Oggi, ancor di più, a seguito dei recenti rinvenimenti pompeiani - dagli scavi della Villa di Civita Giuliana a quelli che stanno riportando alla luce intere insule della città antica - che gettano una luce nuova sulla storia della città e dei suoi abitanti, e generano, in chi la guarda, uno stupore pari solo a quello che devono aver provato i primi scopritori alla vista delle pareti dipinte che man mano venivano svelate. E' questo stesso stupore che ci auguriamo possa accendersi negli occhi degli amici giapponesi che verranno a visitare la mostra», chiosa.
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