Tu sei qui: AttualitàEnrico Vanzina: «Il mio prossimo film potrebbe portarmi per un po' di tempo qui a Ravello»
Inserito da Sabrina Sica (redazionelda), lunedì 7 giugno 2021 20:54:49


di Sabrina Sica
Una macchina fotografica al collo, come un turista qualsiasi. Sguardo assorto e attento, quattro scatti di Piazza Vescovado, una per ogni angolo, e via verso l'automobile: è così che Enrico Vanzina nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 6 giugno, si è lasciato andare ad una passeggiata sopralluogo di quella che potrebbe essere la location ideale del suo prossimo film.
«Non è ancora tempo di ufficialità, per scaramanzia meglio tenerci vaghi - ha commentato Vanzina -. Il mio prossimo film potrebbe portarmi per un po' di tempo qui a Ravello, sarebbe una cornice meravigliosa per la sceneggiatura su cui sto lavorando ma preferisco non sbilanciarmi troppo».
Geniale come pochi, introspettivo e carismatico. Maestro di scene e parole, il regista e produttore romano è da qualche giorno in Costiera alla ricerca di quella dimensione ideale dove poter dare libero sfogo alla creatività e originalità che fanno di lui un colosso della cinematografia. Insieme all'indimenticato fratello Carlo ha raccontato alcune delle storie che hanno fatto grande la commedia italiana. Cinema, scrittura e essenza: è papà Steno a trasmettergli l'amore per quell'arte che ha scandito ogni attimo della vita dei fratelli Vanzina e che oggi con Enrico trova continuità e certezza. Pochi dettagli al momento in merito alla prossima opera che lo vedranno alla regia, solo qualche sorriso e una sana scaramanzia che però sembrerebbe confermare che proprio tra le strade di Ravello e della Costa tutta nei prossimi mesi prenderà forma e sostanza una nuova storia all'italiana.
«Durante la pandemia mi sono affidato alla scrittura - ha raccontato Enrico Vanzina -, non mi sono buttato giù, non è da me. Sono nati in quel tempo così strano e sospeso un romanzo e due nuovi soggetti cinematografici».
A preoccuparlo la riapertura dei cinema, che restano al momento sempre più vuoti. «Mi sa di farsa, la gente non riesce a tornare nelle sale - ha continuato -. Non c'è una programmazione che riesce a convincerli ed è come se ormai fossero disabituati, ma come dargli torto. Ridare l'abitudine del grande cinema sarà complicato, oggi dal punto di vista economico sembra sempre più conveniente abbonarsi ad una piattaforma e avere tutti i film e le serie a portata di mano». Ma il fascino della sala è magia pronta a rinnovarsi che ha bisogno solo di trovare quel motivo in più per convincere, conquistare e ritornare più forte di prima.
«Bisogna coltivare idee sane, nuove, efficaci - ha concluso Vanzina -. Tutto quello che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi ce lo porteremo addosso per tanto tempo, sarà come scrivere dopo una guerra e inevitabilmente il modo di raccontare subirà variazioni. Dovremo tener conto di quello che c'è stato e in un certo senso saremo meno liberi dal punto di vista espressivo».
Una nuova sceneggiatura, da scrivere e interpretare. Con la sua irriverente intensità, riconoscibile da sempre. E se per scaramanzia allontaniamo al momento ufficialità e conferme, il maestro Vanzina questa mattina è ritornato nella Città della Musica per visitare Villa Rufolo: avrà sicuramente risposto con meraviglia alle sue domande, tra cielo e mare, pronta ad ispirare emozioni vecchie e nuove. Come Ravello, pronto ad accogliere il cineasta e le sue incredibili visioni.
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