Tu sei qui: CronacaCetara: parcheggio Cannillo, tutti assolti. Squizzato: «Giustizia conferma nostra correttezza»
Inserito da (ilvescovado), mercoledì 5 aprile 2017 14:15:44
Si è concluso stamani, dinanzi la Terza Sezione Penale del tribunale di Salerno, l'annosa vicenda relativa ristrutturazione del parcheggio privato di Cetara, la struttura multipiano, capace di ospitare fino a 400 stalli, da anni al centro di controversie giudiziarie.
Nove le persone coinvolte: oltre ai proprietari i fratelli Montesanto, Luigi, Francesco e Giovanni, l'ex sindaco Secondo Squizzato e l'attuale, Fortunato Della Monica (all'epoca dei fatti vice di Squizzato), gli assessori dell'epoca Vincenzo Piscino, Francesco Pappalardo e Luigi Carobene e il responsabile dell'ufficio edilizia privata del comune di Cetara, l'architetto Alfonso Pantuliano.
A loro vennero contestati i reati di abuso d'ufficio e falso ideologico oltre che deturpazione del paesaggio. Sotto la lente d'ingrandimento la delibera di giunta comunale firmata dal sindaco Squizzato e dalla sua ex giunta che autorizzava l'edificazione del parcheggio in zona vincolata a rischio frane, classificata come R3, e dunque rischiosa per l'incolumità delle persone.
Dopo il rinvio a giudizio del 2012 per gli imputati, la struttura era stata dissequestrata. Ma un improvviso distacco di materiale roccioso, verificatosi nell'agosto del 2015 aveva determinato l'ennesimo sequestro, nell'aprile del2016, in seguito ad accertamenti svolti dei Carabinieri di Vietri e da un consulente tecnico su richiesta del Pubblico Ministero Carmine Olivieri. Poi il sequestro del 28 ottobre scorso da parte degli uomini della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno in esecuzione a un provvedimento emesso dal Tribunale del Riesame.
E stamattina tutti gli imputati sono stati assolti perchè il fatto non sussiste. Con procedimento penale numero 16852/2010, il collegio giudicante presieduto dal dottor Massimo Palumbo (Pietro Giocoli e Caterina Ansalone giudici a latere) ha disposto anche il dissequestro del parcheggio che da alcuni mesi era stato di nuovo sottoposto a tale misura.
«Esprimiamo la più grande soddisfazione per questo risultato che conclude un triste vicenda per il nostro comune, avviatasi a seguito di una denuncia supportata dalla minoranza consiliare dell'epoca - dichiara l'ex sindaco Secondo Squizzato - Oggi, con questa assoluzione, abbiamo la conferma processuale di quanto abbiamo sempre dichiarato circa la correttezza dell'operato dell'amministrazione e delle procedure seguite per autorizzare un intervento che ha avuto positivi risvolti per la collettività e per lo sviluppo del fenomeno turistico».
Intanto Squizzato, Carobene, Piscino e Pappalardo avevano rinunciato alla prescrizione del reato nel frattempo maturata.
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