Tu sei qui: PoliticaRavello, Ulisse Di Palma annuncia la candidatura a Sindaco: «Qualcuno ha barato. Guardare avanti per andare oltre»
Inserito da (redazionelda), venerdì 2 luglio 2021 18:28:32
Con un manifesto affisso nel pomeriggio sulle bacheche pubbliche cittadine, Salvatore Ulisse Di Palma annuncia la sua candidatura alla carica di sindaco alle prossime elezioni amministrative. L'ex vicesindaco dimissionario, tra gli artefici della "Rinascita Ravellese", il candidato più votato con 161 preferenze nella tornata del 2016, ha lasciato il gruppo ed è pronto a fondarne un altro. Ritroverà Nicola Amato con cui ha condiviso il progetto "Ravello nel Cuore", Dario Cantarella che aveva già abbandonato Di Martino e i tanti elettori "scontenti" di Rinascita.
Con questo manifesto Di Palma mira a fare chiarezza e a spiegare, a scanso di equivoci, le ragioni della fine dell'idillio con Di Martino. A partire dalla promessa non mantenuta di passaggio del testimone alla guida del gruppo, fino al mancato riconoscimento dell'impegno politico, in qualità di assessore alla Sanità, durante l'emergenza Covid. L'uscita di Di Palma indebolisce ulteriormente il gruppo del sindaco uscente che dovrà immaginare innesti di qualità per la nuova squadra. A circa due mesi dalla presentazione delle liste, potrebbero essere tre le compagini a correre per la conquista di Palazzo Tolla.
Segue testo integrale del manifesto a firma di Di Palma.
Il regista, neanche tanto occulto, nelle ultime battute della sceneggiatura di questa tornata amministrativa, perde le staffe e rovescia un fiume in piena di inesattezze, d'impegni presi in privato e pubblicamente che ponevano il passaggio del testimone a fine mandato. Facendo, però, affidamento sul suo repertorio, mi attacca, tentando di farmi apparire un bugiardo, un approfittatore, asserendo che il mio lavoro ed il mio impegno di Medico, durante la pandemia, non era stato, né era, disinteressato, ma forse lautamente remunerato. Nessun uomo, in buona fede, avrebbe potuto fare tali affermazioni, non suffragate da atti amministrativi. Nessun uomo, che si reputa "Amico" avrebbe potuto fare simili affermazioni, conoscendomi. Il signor Sindaco ha mentito, sapendo di mentire ed io, con tutta la mia buona volontà, messa a dura prova in più occasioni, ho fatto di necessità virtù e, prontamente, ho rassegnato, come atto liberatorio, le mie dimissioni da Assessore/vicesindaco. Dimissioni subito accolte e, ventiquattro ore sono bastate a sostituirmi, senza possibilità alcuna neanche di un contraddittorio. Da uomo, legato alla parola data, nonostante tutto sarei arrivato, in tutti i casi, alla fine della legislatura, come impegno assunto responsabilmente e, per rispetto di un elettorato che, ormai da diversi anni mi gratifica della propria preferenza. Quante volte, specie negli ultimi tempi, si è invocato e ricercato il dialogo anche con coloro che, già da tempo, si erano allontanati dal gruppo Rinascita per divergenze di vedute, come altri che si sarebbero spesi nella gestione della cosa pubblica, andando a rafforzare un'azione di governo in settori dell'Ente Comune in sofferenza, ma nulla, assolutamente nulla. E, il troppo è troppo... Capisco, ma non comprendo l'atteggiamento del Sindaco che avvertendo ormai prossima la scadenza elettorale, avrebbe potuto ricompattare il gruppo Rinascita, allargarlo e mantenere l'impegno assunto cinque anni fa, che si racchiude in una sola parola: "STAFFETTA". In tutti i casi e, anche con fare offensivo, lo stesso aveva affermato che la parola data era solo un vuoto suono e, che per lui oggi non c'erano più le condizioni e, che il paese aveva bisogno ancora ed ancora di una guida forte da lui solo garantita. Cinque anni fa, un gruppo di "AMICI" si ritrovarono attorno ad un progetto di Rinascita, nel segno del Rinnovamento, della Partecipazione e dell'Esperienza, pensando ad una Ravello migliore, amministrata in maniera democratica e partecipativa e, chi mi stringeva la mano era un uomo, apparentemente, forte e degno di fiducia. Gli attacchi continui, anche sul piano personale, appartengono al passato ed io non serbo alcun rancore, perché è dell'uomo forte guardare "AVANTI", per andare "OLTRE" e pensare al futuro della Città. Se lasciassi, oggi, sarebbe tutto più facile, perché mi porterei dietro soltanto l'amarezza delle cattiverie e degli stili di vita di taluni falsi "Amici". Una strada agevole, ma io che nella vita non ho mai avuto nulla gratuitamente, ritengo di dover continuare, perché penso di aver dato, in questi anni, collaborazione proficua ed onesta alla compagine di governo di questa amata Città. E, pure, qualche intuizione amministrativa mi appartiene. Non lascio, anzi rilancio e, qui annuncio la candidatura a Sindaco. Una candidatura che nelle mie intenzioni e, in quella di tanti "AMICI" che mi sostengono e mi sosterranno, deve andare "OLTRE" la normale amministrazione, "OLTRE" una visione egocentrica dell'azione amministrativa, "OLTRE" il modo comune di sentire il vivere la vita politica, "OLTRE" i meschini interessi di parte, "OLTRE" le barriere ideologiche e culturali, in un ECUMENISMO che dovrà coinvolgere la popolazione tutta, anche a costo di fare consigli comunali nelle pubbliche piazze, itineranti, per raggiungere i cittadini in ogni dove e, per far sì che diventino dei veri, autentici "PROTAGONISTI" del futuro di questa Città. Potrò essere perdonato, perché reo confesso di una turlupinatura in cui qualcuno ha giocato lealmente e, qualche altro ha invece barato. Resto Salvatore Ulisse di Palma, il Medico, l'Amico di tutti, il Riferimento di tutti, il Disponibile sempre e comunque per Amici ed Avversari.
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