Tu sei qui: CronacaTrump annuncia: «Pubblicherò tutti i JFK Files. Così finiranno le teorie del complotto su Kennedy»
Inserito da (redazionelda), domenica 29 ottobre 2017 10:03:16
Dopo la divulgazione di 2.891 documenti inediti sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy, il presidente Trump ha promesso di pubblicare tutti i files che il suo Governo mantiene ancora segreti, per ''garantire la trasparenza'' e ''mettere fine'' a qualsiasi teoria della cospirazione. I files verranno pubblicati escludendo nomi e indirizzi di qualsiasi persona menzionata che sia ancora in vita. Ad annunciarlo è lo stesso Trump, con una serie di tweet che danno conto della fitta serie di colloqui che hanno portato il presidente a decidere che cosa si può davvero pubblicare e che cosa invece dovrà ancora rimanere negli archivi classificati. Il Presidente ha ricevuto il via libera della CIA e delle altre agenzie della Sicurezza e alla fine è arrivato alla decisione: i JFK Files saranno pubblicati tutti, con la sola eccezione dei documenti che contengano dati sensibili di persone ancora in vita. «Basta teorie del complotto» scrive ancora Trump su Twitter.
Dopo oltre mezzo secolo cade dunque il velo su alcuni dei segreti meglio custoditi della storia americana: sono già online sul sito degli Archivi nazionali USA migliaia di file classificati sulla presidenza di John Fitzgerald Kennedy. Molti, ma di certo non tutti.
In almeno uno dei documenti desecretati dagli Archivi Nazionali Usa sull'assassinio di JFK, risalente al 1975 e denominato "sommario dei fatti", si parla di alcuni tentativi della Cia per uccidere il presidente cubano Fidel Castro. Il documento rientra nelle indagini sulla possibilità che dietro l'omicidio di Kennedy vi fosse Cuba, tra le teoria più accreditate tra i cospirazionisti. "La commissione ha determinato che agenti della Cia erano coinvolti in pianificazioni in questo Paese con determinati cittadini e altri per cercare di assassinare il premier Castro", si legge nel documento. In altri file relativi alle attività anti-castriste degli Stati Uniti si considera la possibilità di contaminare i raccolti a Cuba con "agenti biologici" che apparirebbero come fenomeni naturali. Il piano viene definito "Operazione Mangusta". In un altro dossier, sempre nell'ambito dei piani per ribaltare il regime castrista, viene illustrata la proposta di lanciare volantini sull'isola con i nomi dei funzionari comunisti da uccidere con vicino l'ammontare, differente per ciascuno di questi, della ricompensa. Cia tentò di ingaggiare un mafioso per uccidere Fidel. Un memorandum del 1975 dell'Fbi afferma che l'attorney general Robert Kennedy riferì al Federal Bureau che la Cia aveva ingaggiato un intermediario per avvicinare un mafioso e offrirgli 150 mila dollari per trovare un killer che uccidesse Fidel Castro, anche avvelenandolo.
Per i dirigenti sovietici il presunto assassino, Lee Harvey Oswald, era un maniaco neurotico senza alcuna relazione con l'Urss.
Da un cable segreto emerge una conversazione tra due cubani, uno dei quali identificato come 007, sull'assassinio di Kennedy e uno di loro afferma che lo conosceva ed era un "buon tiratore". Oswald parlò con un agente del Kgb a Città del Messico due mesi prima dell'assassinio di Jfk, mediante una telefonata intercettata dalla Cia, nella quale Oswald telefonò all'ambasciata russa a Mexico city e parlò in un russo stentato con un console identificato come ufficiale del Kgb.
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