Tu sei qui: AttualitàIl ricordo di Cosimo Budetta: foto di gruppo in un interno
Inserito da (redazionelda), mercoledì 24 gennaio 2018 16:36:50
di Bruno Mansi
Ho letto della scomparsa di Cosimo Budetta dal bel ricordo che Sigismondo Nastri, nostro comune amico, ne fa sul Vescovado.
Condivido tutto ciò che Sigismondo scrive di Budetta sia sul piano artistico che personale.
Leggendo l'articolo di Sigismondo immediatamente il mio ricordo è andato a quell'estate dell'87 e alla bella mostra che con Gabriele Mansi realizzammo e nella quale Cosimo Budetta era presente.
Organizzammo quell'estate una collettiva d'arte dedicata alla ceramica dal titolo " RAVELLO CERAMICHE" curata da Massimo Bignardi.
Aderirono a quella mostra un po' tutti gli artisti che in quegli anni ruotavano intorno alla galleria d'arte " IL PUNTO" che con Gabriele avevamo aperto nell'83.
Le opere furono realizzate nel laboratorio di ceramica "Ceramù" di Piero e Marco Cantarella.
Fu un'esperienza bellissima. Per un mese nella bottega di Marco e Piero si alternarono artisti con differenti linguaggi artistici, molti dei quali non avevano mai realizzato opere in ceramica.
Oltre a Cosimo, vado a memoria, Matteo Sabino, Paolo Signorino, Vittorio Mansi, Giuseppe Ruocco, Bruno Galbiati, Wanda Fiscina, Antonio Franchini, Sergio Williams, Antonio Baglivo, Alberto White e lo stesso Gabriele Mansi che per quella mostra realizzò i suoi primi lavori.
Ricordo Cosimo, che già conosceva bene il mondo della ceramica, prodigo di consigli per tutti.
Furono giorni di confronto ma anche di contaminazione e di crescita culturale.
Ricordo l'attesa ansiosa per l'apertura del forno dal quale inevitabilmente qualche pezzo usciva rotto o rovinato. All'epoca i forni non erano così perfetti come adesso.
E poi l'allestimento difficile e complicato data la diversità di stili e tecniche.
La mostra fu allestita nella cappella di Villa Rufolo concessaci dall'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno.
Con Alberto White e Gabriele insieme a un gruppo di amici passammo l'intera notte a sistemare le opere sia su mobili antichi che ci aveva prestato il sempre disponibile Pasquale Cappuccio che su blocchi, tavelle e tavolami edili.
E con vino, formaggio e pane biscottato all'alba la mostra era pronta.
L'inaugurazione fu un successo. Tanta gente, amici, pittori ed estimatori. Resta di quella serata la foto di gruppo con parte degli artisti. C'era anche Cosimo con i figli piccoli, io, Gabriele, Palma e Jolanda, le nostre prime figlie.
Cosimo l'avevo conosciuto quella primavera. Venne in galleria a proporci una sua mostra personale di pittura.
Ricordo ancora il suo carattere schivo, riservato, rigoroso come il suo lavoro. Lui, che era già un artista affermato e che aveva già avuto rapporti con intellettuali come Sanguineti, Munari, Dorfles e tanti altri, si mise alla pari con noi, da poco approdati nel mondo dell'arte.
In quella primavera dell'87 realizzammo anche la sua personale.
Con Cosimo ci siamo spesso incrociati negli anni sia per mostre, eventi culturali o altro.
Ogni volta raccontandoci ciò che avevamo fatto, i nostri progetti, i nostri sogni. Alcuni realizzati altri no.
Ogni volta ci siamo ripromessi di fare qualche altra iniziativa insieme.
Non ci siamo riusciti.
Riposa in Pace Cosimo. Ti ricorderò sempre con affetto e rispetto.
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