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Tu sei qui: SezioniCronacaPositano, dopo i crolli sulla costa scattano i sequestri: scoperte villette abusive
Scritto da (Redazione), giovedì 30 luglio 2020 20:26:00
Ultimo aggiornamento venerdì 31 luglio 2020 09:46:55
di Emiliano Amato
A Positano sono scattati i sequestri dopo i clamorosi distacchi di roccia in mare, in località Laurito. Immagini che hanno fatto il giro del mondo e che inevitabilmente hanno fatto scattare le indagini per l'accertamento delle cause di quei ripetuti crolli che non sono additabili al solo fenomeno erosivo.La caratteristica del secondo cedimento, particolarmente «polveroso», a differenza di come dovrebbe apparire la frana di un costone roccioso, ha attirato l'attenzione degli uomini della Guardia Costiera a bordo dei mezzi nautici che hanno allertato il Centro di coordinamento ambientale della Direzione marittima della Campania, agli ordini dell'ammiraglio ispettore Pietro Vella.
In seguito agli accertamenti condotti dagli uomini della Capitaneria di Porto con il supporto dell'ufficio tecnico comunale di Positano è stato accertato che in quella zona, sulla scogliera, al disotto della Statale Amalfitana, a pochissimi metri d'altezza dal fronte franoso, alcune di quelle villette aggrappate alla roccia, erano state realizzate abusivamente. Sotto la lente d'ingrandimento la legittimità dei titoli autorizzativi ma soprattutto il rispetto delle norme in materia idrogeologica oltre alla compatibilità paesaggistica e urbanistica nell'edificazione dei fabbricati, come vagoni, in quella zona.
I Militari, in pattugliamento aereo, da mare e da terra, hanno anche scoperto che lavori erano ancora in corso, ben occultati con teloni di colore verde, e che i materiali di risulta derivanti dagli sbancamenti nella roccia venivano rilasciati a valle.
Sono quindi scattate le indagini e una seconda unità operativa della Guardia Costiera è stata inviata a monte del costone: qui i militari hanno trovato una costruzione abusiva con lavori ancora in corso e una macchina per la frantumazione delle rocce, nascosta con un telo mimetico, al fine di impedirne l'individuazione con osservazione aerea. Sotto il coordinamento della Procura di Salerno, si è quindi operata una prima ricostruzione dell'accaduto con la quale si ipotizza che la frana sia stata causata dallo smottamento del materiale di risulta polverizzato e accumulato in sensibile quantità a monte del costone. Si è quindi provveduto all'immediato sequestro del manufatto abusivo e a mettere sotto sequestro anche il costone roccioso di circa 6mila mq oggetto della frana. Oggi è stato anche eseguito un sorvolo con un elicottero della Guardia Costiera Aw139-Nemo 8 al fine di raccogliere ulteriori elementi investigativi. Ad oggi, sono stati scoperti ulteriori immobili abusivamente costruiti per un totale di circa 200 metri quadrati.
I proprietari dei fabbricati irregolari saranno deferiti all'autorità giudiziaria per danneggiamento, deturpamento di bellezze naturali e invasione di terreno comunale, oltre alle violazioni in materia urbanistica e paesaggistica.
Foto: Luca Fusco
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