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Tu sei qui: SezioniCronacaGiovanni Di Martino sospeso da sindaco di Praiano. Arriva provvedimento del Prefetto
Scritto da (Redazione), mercoledì 10 giugno 2020 19:41:57
Ultimo aggiornamento giovedì 11 giugno 2020 11:47:00
In data odierna la Prefettura di Salerno, ai sensi del decreto legislativo 31 dicembre 2012 numero 235 (legge Severino) ha accertato la sussistenza della causa di sospensione dalla carica di sindaco di Praiano Giovanni Di Martino - che riveste anche la carica di Presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi - nei cui confronti il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno ha applicato in data 8 giugno scorso la misura cautelare del divieto di dimora.
Il provvedimento è stato notificato al Consiglio Comunale, ai fini della conseguente presa d'atto.
Le funzioni del primo cittadino, dunque, passano al vicesindaco Anna Maria Caso.
Con una nota scarna pubblicata ieri sulla pagina facebook del Comune di Praiano, il vicesindaco Anna Maria Caso, nel testimoniare la fiducia al sindaco Giovanni Di Martino, confermava l'impegno amministrativo del gruppo di maggiornaza nel rispetto del mandato ricevuto.
«Interpretando il sentimento unanime del gruppo di maggioranza consiliare, intendo esprimere piena e incontrastata fiducia al Sindaco Giovanni Di Martino. Sicura che il lavoro della Magistratura presto farà luce sui fatti e Praiano riavrà la guida che ha democraticamente scelto. Pertanto, è nostro impegno proseguire nell'azione amministrativa volta, come sempre, al benessere della Comunità ed al raggiungimento degli obiettivi prefissati dal nostro programma» si legge dalla nota.
Dopo i fatti di venerdì scorso che hanno portato all'arresto del sindaco Giovanni Di Martino, rimesso in libertà ieri ma con divieto di soggiorno nel territorio di Praiano, al vicesindaco Caso la guida del Comune almeno fino al termine delle nuove indagini disposte dalla Procura o alla scadenza del mandato (primavera 2021).
Attualmente il Consiglio Comunale di Praiano è formato da dieci consiglieri (senza contare il sindaco e la Caso che è assessore esterno) di cui quattro di minoranza.
A guidare la Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi sarà il vicepresidente, primo cittadino di Scala, Luigi Mansi, fino a nuove elezioni.
Lunedì scorso, al termine dell'interrogatorio di garanzia al tribunale di Salerno, il giudice Giandomenico D'Agostino aveva revocato l'arresto per concussione, reato derubricato in induzione indebita, rimettendo in libertà Di Martino col solo divieto di soggiorno nel territorio di Praiano.
Ciò al fine di consentire al Pubblico Ministero, Claudia D'Alitto, di poter svolgere più approfondite indagini così come richiesto dall'avvocato Antonio Zecca, legale di Di Martino.
L'INTERROGATORIO
Di Martino ha spiegato, nel dettaglio, tutta la trattativa portata avanti con l'amministratore di condominio che lo ha poi denunciato, facendo notare anche che 250 euro sono una somma esigua per una tangente. Il primo cittadino ha raccontato che quel denaro serviva per avviare una pratica amministrativa lecita e che gli accordi erano stati presi nell'ambito di una serie di riunioni tenute al Comune, alla presenza di altre persone che - a quanto pare - sono state indicate una ad una agli inquirenti. «Tutto è avvenuto alla luce del sole», ha ripetuto più volte, spiegando che la vicenda non riguarda il comune di Praiano né il suo ruolo di amministratore. Di Martino ha sostenuto che quell'importo era destinato ad altri quale acconto sui costi di un procedimento amministrativo. Il tutto, dunque, secondo il sindaco è stato fatto nella trasparenza assoluta e nel rispetto della legge e, se è andato lui in persona e ritirare il denaro, è solo perché in quel momento si trovava a Salerno. Il sindaco ha anche spiegato che si erano sentiti poco prima al telefono con il suo accusatore e che era stato lui stesso a dirgli che, se non fosse stato possibile vedersi, avrebbero potuto organizzarsi poi diversamente.
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