Tu sei qui: Eventi e SpettacoliAgerola "Sui Sentieri Degli Dei": gli appuntamenti del 24 e del 25 agosto
Inserito da (redazioneip), lunedì 23 agosto 2021 15:06:11
Al festival Sui Sentieri degli Dei domani, martedì 24 agosto, Mauro Gioia canta Viviani, Bracco e Di Giacomo in tre movimenti arrangiati per arpa (Arcangelo Michele Caso) e violoncello (Gianluca Rovinello). Nel primo la musica e i versi di Viviani incontrano i ricordi in prosa di Paolo Ricci e Carlo Bernari, napoletani, figure di grande levatura artistica e letteraria, fondatori con Guglielmo Peirce dell'Unione Distruttivisti Attivisti e paladini fin dagli anni Trenta del drammaturgo, poeta e musicista di Castellammare. Il risultato è una suite onirica nella quale le loro testimonianze - in bilico tra avanguardia e difesa delle espressioni più autentiche della tradizione culturale - si alternano a una selezione di canzoni. Nel secondo Roberto Bracco è raccontato attraverso alcune sue canzoni piedigrottesche dimenticate e stralci dalla corrispondenza con la donna che diventerà sua moglie e che lui chiamava "Laura"; lettere scritte in un arco di tempo in cui Bracco passa dallo status di drammaturgo italiano ripetutamente proposto al Nobel a quello di artista isolato, messo al bando dai fascisti. Nel terzo movimento saranno riproposte alcune indimenticabili canzoni di Salvatore Di Giacomo.
A seguire, mercoledì 25, arriva ad Agerola Paolo Conticini con La prima volta, il monologo che lo vede protagonista sul palco del suggestivo Parco Colonia Montana alle 21.00, per la regia di Luigi Russo.
Un leggio, una chitarra, storie e canzoni sono gli ingredienti principali di un ironico bilancio in cui l'attore legge, canta e racconta un poco di sè: la famiglia, gli studi, i suoi primi lavori, poi l'incontro con Christian De Sica, che gli dà la possibilità di esprimersi come attore, gli inizi di un percorso artistico in continua evoluzione ricco di soddisfazioni nel cinema, in tv e in teatro. Ingredienti leggeri per una serata che prova a far dimenticare temporaneamente un momento storico difficile per tutti.
Tra un aneddoto e l'altro, si legge nelle note di regia, Paolo legge e racconta le sue prime volte, ma è come se raccontasse la vita di tutti noi: le sue prime volte, le nostre prime volte, i suoi dubbi, sono i nostri, così come le occasioni perse e le piccole soddisfazioni. Coincidenze che narrano cose credibili. Congiunzioni astrali favorevoli che hanno determinato eventi unici, le cosiddette sliding doors che ognuno di noi ha incontrato nella vita, che hanno inconsapevolmente costruito la struttura portante di una vita originale. Paolo ci confida le sue insicurezze, ci mostra le sue paure e le sue fragilità, permettendoci di vedere cosa c'è dietro l'immagine dell'attore bello e atletico e ci fa scoprire l'essere umano tanto simile a quel nostro amico della porta accanto. Divertenti, poetiche, drammatiche esperienze che ci fanno riflettere su quanto è sorprendente la vita. Paolo, inoltre, condivide con il pubblico un'altra sua passione, il canto. Propone alcune canzoni che hanno un significato particolare nel suo mondo e che confermano le sue doti di artista a trecentosessanta gradi.
Un breve e ironico bilancio di un uomo che a 50 anni ha imparato a fare della sua esistenza ciò che ha sempre sognato e, a metà del suo cammino, sceglie con coraggio di condividere le sue esperienze, i suoi errori e giocare a fare progetti per il futuro, perché consapevole che nella vita niente è facile ma nulla è impossibile.
Per la sezione dedicata ai libri, giovedì 26Sui Sentieri degli Dei nella settecentesca corte di Palazzo Acampora si svolgerà, a cura dell'associazione culturale Alter, la presentazione del libro Vincenzo Capasso. Una vita amara (ed. Homo Scrivens). È l'8 settembre del 1943: Badoglio firma la resa incondizionata dell'Italia. Fu una scelta condivisa da chi combatteva o fu vissuta come l'ennesimo tradimento ai valori di patria, ideali e giustizia? Il diario di guerra di Vincenzo Capasso, restituito all'attualità dal nipote Luigi Vitiello, è una testimonianza originale di quei giorni. Non un libro, ma un documento vivo, "Uomini nella tormenta" racconta la vita di un Ufficiale di Marina da direttore di macchina della torpediniera T8 alla prigionia in Germania nel campo d'internamento Oflager XB 83, tra dolori morali, sofferenze fisiche e ricatti di ogni specie. Le pagine sorprendono per la modernità della tematica. Perché oggi come ieri e come domani esisterà sempre chi pagherà con la tragedia del proprio destino lo scotto della noncuranza e dell'indifferenza di un'umanità che davanti al dramma storico non esita a calpestare ogni valore elementare.
L'ingresso a tutti gli spettacoli sarà gratuito e sarà consentito solo su prenotazione. A tal riguardo sarà online, sul sito della Proloco di Agerola, un sistema di prenotazione dei posti a sedere.
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