Tu sei qui: Salute e BenessereMobilità infermieri all'azienda "Ruggi" di Salerno, il monito di Carlo Lopopolo (Fials): «Serve trasparenza e rispetto delle regole»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 29 marzo 2025 09:02:54
C'è chi riesce ad andarsene e chi, pur avendo tutte le carte in regola, rimane bloccato. È quanto sta accadendo all'interno dell'Azienda ospedaliera universitaria "Ruggi" di Salerno, dove alcuni infermieri in attesa di mobilità volontaria si ritrovano inspiegabilmente fermi al palo.
Secondo quanto segnalato dalla Fials Salerno, la situazione appare sempre più confusa e priva di trasparenza: da un lato ci sono dipendenti che hanno ottenuto il nullaosta e sono già stati trasferiti; dall'altro, colleghi con gli stessi requisiti - e con i dovuti via libera dai loro responsabili - si vedono negare il trasferimento senza alcuna motivazione ufficiale.
"Non è possibile assistere a una gestione così arbitraria - denuncia Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno -. Abbiamo casi di infermieri bloccati nonostante la richiesta ufficiale dell'Asl, e altri a cui è stato detto all'ultimo minuto che la procedura non può proseguire per mancanza di graduatorie. Eppure lo stesso "Ruggi" ha recentemente assunto nuovo personale proprio da quelle graduatorie. Come si spiega questo doppio binario?".
La Fials salernitana denuncia anche la mancanza di comunicazione da parte della direzione aziendale. "Abbiamo chiesto un incontro ufficiale con il direttore generale - prosegue Lopopolo - ma dopo sette giorni nessuno ci ha risposto. Questo silenzio è grave. Se entro una settimana non arriveranno risposte concrete, saremo costretti a scendere in piazza con una manifestazione e a presentare pubblicamente tutta la documentazione che dimostra quanto sta accadendo".
La Fials Salerno chiede chiarezza, rispetto delle regole e delle persone, e l'immediato rilascio del nullaosta a chi ne ha diritto. "Non stiamo chiedendo favori - conclude Lopopolo - stiamo solo pretendendo che vengano rispettati i diritti dei lavoratori e il principio fondamentale delle pari opportunità".
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