Tu sei qui: Lettere alla redazioneRavello, riecco gli schiamazzi notturni: la lettera di un’operatrice turistica
Inserito da (redazionelda), sabato 11 settembre 2021 15:11:55
Riceviamo e pubblichiamo lettera a firma di Giulia Schiavo, operatrice turistica di Ravello con cui denuncia gli schiamazzi della scorsa notte in Piazza Vescovado da parte di un gruppo di turisti stranieri "allegri", reduci da un banchetto nuziale, che fino alle 4 del mattino hanno intonato canzoni di successo a squarciagola rompendo il sonno di numerosi residenti e turisti delle strutture in piazza.
Gentile Direttore,
dopo essere stata svegliata in piena notte (3,30) da schiamazzi esagerati, dopo aver contattato il 112 ed il gestore dell'esercizio commerciale, dato il persistere della situazione ed impotente nel poter fare qualcosa, mi sono venuti alla mente una serie di pensieri che vorrei condividere con chi ha voglia di continuare a leggere. Come è mai possibile che alcuni gestori di attività legati al turismo sono così miopi da non rendersi conto che una mangiata di euro guadagnata in una notte somministrando bevande oltre l'orario, provoca scenari poco consoni all'immagine di Ravello facendo saltare all'aria anni di impegno e sacrifici di persone che tutelano l'immagine della città della Musica, anche di antenati che si sono impegnati nel corso del tempo? A cosa servono delibere e ordinanze se non ci sono organi preposti al controllo del rispetto delle stesse, ancora di più adesso dove è ancora in vigore lo stato di emergenza e bisognerebbe far sì che si rispettassero distanziamento e norme anti Covid? E' possibile che ogni volta per potersi difendere, il cittadino si debba rivolgere al 112? A proposito di Covid poi ci eravamo illusi, anzi mi ero illusa che il tremendo periodo vissuto in lockdown ci avesse insegnato quali sono i valori importanti, invece proprio in questa notte ho dovuto constatare con grande amarezza che il valore dell'accaparramento, anzi il termine più adatto sarebbe accattonaggio, prevale sul rispetto delle persone, della loro privacy, del territorio, della Piazza stessa e sul buon nome di Ravello. Vi sembrerà strano, ma non riuscendo più a dormire ho aperto su Google una pagina su Ravello ed ho trovato su travel.fanpage.it una definizione su Ravello cha avvalora queste mie riflessioni: "sulla Costiera Amalfitana c'è un paese silenzioso e un po' chic cha ha incantato milioni di visitatori e personaggi noti che si sono innamorati (del luogo) al primo sguardo". Eppure episodi come quelli di stanotte dovrebbero farci riflettere, ormai sono quasi quarant'anni che opero nell'ambito dell'accoglienza, testimonianze di ospiti ne ho raccolte, eppure non ho mai sentito nessuno che è venuto a complimentarsi perché in Piazza Vescovado c'è la possibilità di bere alcool a litri anche oltre l'orario consentito ed ubriacarsi, ma viceversa quasi moltissimi hanno condiviso le proprie emozioni ed apprezzando il silenzio, la quiete, l'amenità, la bellezza del nostro paese. Agli operatori turistici tutti, ai rappresentati delle tre liste che si sono presentati per le prossime elezioni amministrative, agli organi preposti al rispetto delle regole, a tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro di Ravello, mi sento di chiedere uno sforzo comune affinché lo Spirito, la Bellezza, la Quiete, l'incanto di Ravello, descritto da più autori non vengano deturpati dall' inganno del guadagno a tutti i costi, a discapito del benessere di una comunità intera.
Giulia Schiavo
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