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Tu sei qui: RubricheGusto GiustoUn classico della tradizione dolciaria della Costa d’Amalfi: le scorzette candite della Pasticceria Gambardella
Scritto da (LdA Journals), venerdì 13 maggio 2022 21:51:42
Ultimo aggiornamento venerdì 13 maggio 2022 22:00:34
Gli splendidi terrazzamenti a picco sul mare della Costiera Amalfitana sono il luogo magico in cui crescono rigogliosi limoni e arance che, con le loro proprietà organolettiche, impreziosiscono e rendono unica la cucina della Costiera Amalfitana. Degli agrumi locali non si butta via praticamente nulla, inclusa la buccia, ricchissima di polifenoli, spesso utilizzata grattugiata o a guarnizione dei piatti. Se, invece, volete osare con qualcosa di goloso, puntate sulle scorzette candite di arancia e limone, un must della tradizione dolciaria locale: non è un semplice sfizio, ma un pezzettino brillante che racchiude in un morso tutto il buono di una terra baciata dal sole e lambita dal mare.
Con pochi e semplici passaggi potrete realizzarle anche voi a casa. Vi riportiamo, di seguito, la ricetta della Pasticceria Gambardella di Minori, ripresa anche dallo chef Gennaro Contaldo nel suo ultimo libro "Limoni".
Ingredienti:
- la buccia di 3 limoni (o 3 arance) biologiche e non trattate, tagliata in strisce dello spessore di circa 5mm;
- 130 g di zucchero semolato;
- 130 ml di acqua.
Procedimento:
Tagliare le bucce di limone (o di arance), metterle in una pentola con l'acqua fredda e portare ad ebollizione. Far bollire per pochi minuti. Rimuovere le bucce, asciugarle e ripetere lo stesso processo per altre due volte.
Dopo la terza bollitura, asciugare le bucce e rimetterle nella pentola aggiungendo la quantità misurata di acqua e zucchero. Far cuocere a fuoco lento finché tutto il liquido non sarà evaporato. A questo punto, aiutandovi con una pinza, adagiare le singole scorzette su una griglia e lasciare asciugare per circa 2-3 giorni.
Potrete conservare le scorzette in un contenitore ermetico e gustarle al naturale, oppure intingerne un'estremità nel cioccolato fondente.
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