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Tu sei qui: RubricheCostume & Società“Ma che vuò”: l'emoji pensata da Adriano Farano, startupper di Cava de’ Tirreni
Scritto da (Redazione), sabato 18 maggio 2019 19:01:34
Ultimo aggiornamento domenica 19 maggio 2019 08:33:55
Si chiama emoji "Ma che vuò" ed è l'ultima idea di Adriano Farano, noto startupper che da Cava de'Tirreni si è spostato in Silicon Valley. Il fondatore di Pactio, piattaforma di crowdfunding per progetti giornalistici, ha lanciato questa nuova emoji dopo aver studiato attentamente la gestualità napoletana.
«Ho sempre pensato che noi a Napoli le emoji le avessimo create da secoli con la nostra gestualità - ha dichiarato Farano - Mi faceva specie, quindi, non vedere questa ricchezza culturale rispecchiarsi nelle nostre vite digitali. È per questo che mi sono divertito a scrivere una proposta di emoji del classico gesto ‘a cuoppo'».
Farano ha proposto la sua idea alla Unicode Consortium, l'organismo internazionale che decide ogni anno quali emoji aggiungere. «Il simbolo è anche estremamente comune in altre culture mediterranee. - ha scritto Farano nella sua richiesta alla Unicode -Sicuramente, se si presta attenzione alla gesticolazione in strada o nei media, si troveranno persone che usano questa particolare configurazione delle dita nella maggior parte delle culture. È semplicemente un segno universale».
La risposta della Unicode non è tardata ad arrivare: pochi giorni fa, infatti, a società ha inserito "Ma che vuò" alla lista di emoji raccomandate per adozione «Unicode» nel 2020. Tra circa un anno, dunque, ci sono concrete possibilità di vedere sui nostri computer e cellulari l'emoticon ideata da Farano e di utilizzarla nelle conversazioni online delle app che decideranno di adottarla.
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