Tu sei qui: PoliticaVietri, tra maggioranza e opposizione lo scontro politico è a suon di manifesti
Inserito da (redazionelda), lunedì 20 settembre 2021 19:03:15
di Antonio Abate
Botta e risposta, nel giro di 24 ore. La politica vietrese torna a confrontarsi utilizzando il vecchio, caro manifesto per dirsele di santa ragione e maggioranza ed opposizione lo fanno nel giro di poche ore l'uno dall'altro. Andiamo per ordine. Sabato mattina è comparso un manifesto, con tanto di titolo "Pura Demagogia", della coalizione guidata da sindaco Giovanni De Simone in cui si contesta alla minoranza i vari atteggiamenti tenuti nel corso dell'ultimo consiglio comunale, soprattutto nella parte riguardante la discussione e l'approvazione del bilancio consuntivo per l'anno 2020 e quello preventivo del 2021. Secondo la maggioranza questi atti amministrativi erano indispensabili "per dare risposta ai problemi dei cittadini vietresi. Infatti nel bilancio preventivo sono, tra l'altro, previste, oltre ai vari servizi da erogare ai cittadini, anche opere pubbliche quali la caserma dei Carabinieri, restyling vari su tutte le frazioni e Vietri capoluogo, rifacimento della scuola di Molina, tre interventi di messa in sicurezza sul territorio, rifacimento della pubblica illuminazione di Corso Umberto I, lavori che inizieranno entro fine anno e che stravolgeranno l'intero territorio comunale. A fronte di tali impegni l'opposizione, da cui in questi ultimi due anni non è mai arrivata una proposta concreta tesa al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, ha continuato a svolgere un ruolo ostruzionistico sostenendo che il Comune è alle soglie del dissesto finanziario e minacciando denunce su presunte irregolarità, avallati da qualche "tirapiedi" di parte. La verità è che l'opposizione è sterile e senza idee, per questo ha un atteggiamento ostruzionistico e parolaio Non a caso, non avendo nulla da proporre, non prende parte al voto e abbandona l'aula, urlando alla luna la propria solitudine. A tale proposito ci interessa solo precisare che, l'Amministrazione Comunale, in questi anni, ha dimostrato con i fatti la propria autonomia, per cui il riferimento a burattini, burattinai e cabarettisti, è da ricercare altrove. Da ora in poi agiremo per le vie legali nelle sedi competenti per la tutela dell'immagine e dell'onorabilità del territorio. Al Paese serve il confronto, lo scambio di idee per progettare lo sviluppo socio-economico del territorio, non l'inciucio e l'insulto social, così come fa l'ex assessore al turismo, il quale dopo aver gestito il bilancio 2020 e metà del 2021 si astiene dalla votazione del consuntivo e lascia l'aula consiliare sul voto del preventivo, rinnegando, in sostanza, tutta la sua attività politica! La nostra maggioranza è coesa, seria e responsabile! Per questo continuerà, senza farsi intimidire, a lavorare mettendo al centro della propria attività amministrativa l'interesse dei cittadini, dei lavoratori, dei commercianti e di tutte le attività produttive. Firmato: il Sindaco e la maggioranza consiliare". Un manifesto, sulla cui vera origine "partoriente" si nutre più di qualche dubbio, prontamente condiviso sui social dagli appartenenti alla coalizione (non tutti) e dai soliti servi sciocchi con tanto di insensato commento che non mancano mai. Compreso il concetto di "maggioranza coesa" del tutto singolare se si tiene conto di una giunta che perde due assessori in poche settimane ed approva provvedimenti con voto risicato.
Al netto delle volgari minacce di azioni legali che vanno verso l'esatto contrario del tanto bistrattato ma mai onorato confronto e per difendere non si comprende l'onorabilità di cosa, se non cercare invano di zittire chi la pensa diversamente, il proclama affisso è apparso come una sorta di "autogol" perché ha dato la stura alla risposta che si è materializzata dopo 24 ore, con le stesse modalità: un bel manifesto.
Con l'eloquente titolo "Naso Lungo, Maggioranza Corta" i consiglieri di minoranza del gruppo L'Alternativa Maurizio Celenta Antonietta Raimondi Antonella Scannapieco Alessio Serretiello, hanno subito rimandato al mittente i rilievi, facendo a loro volte delle domande precise: E' vero o non è vero che si è approvato un ripiano del maggiore disavanzo per circa 3 milioni ed 800mila euro già segnalato dal revisore dei conti nel 2019 ed approvato solo oggi perché imposto dalla Corte dei Conti? E' vero o non è vero che il disavanzo è stato approvato con soli 6 voti dalla "coesa" maggioranza? E' vero o non è vero che "l'assessore revocato" Annalaura Raimondi, componente di questa "coesa" maggioranza, ha abbandonato l'aula evitando la votazione sul disavanzo e su tutti gli atti relativi al bilancio preventivo? E' vero o non è vero che avete votato in aula un PEF (Piano Economico e Finanziario) sui rifiuti "in bianco", ossia con il 40% del testo composto da pagine numerate in bianco? E' vero o non è vero che la minoranza ha abbandonato l'aula solo dopo che la maggioranza ha rifiutato la nostra richeista di rinviare il punto relativo al PEF sui rifiuti al fine di discutere un punto che vale 2,2 milioni di euro con l'importanza necessaria? E' vero o non è vero che la nomina del Cda della Vietri Sviluppo non è conforme al TUSP e che nel Cda sono stati nominati il papà del presidente del consiglio ed il genero del vicesindaco? Quando si parla di mancanza di dialogo, probabilmente si parla del proprio agire politico, non di quello della minoranza. E allora, anziché "ululare alla luna" e a quegli, ormai sparuti, battitori di mani che la minoranza dice menzogne, rispondete seriamente a queste poche e semplici domande, dando spiegazioni alla cittadinanza ed evitando così di fare demagogia spicciola. Siccome, salvo miracoli, risposte non ne darete, e dovremo attendere i verbali del consiglio per rendere pubblica la verità su tutto ciò, nel frattempo vi invitiamo a scegliere la soluzione migliore per i cittadini: andate a casa!". Sarebbe il caso di fare più chiarezza possibile quando si usano i soldi dei cittadini vietresi.
Tratto dal quotidiano Le Cronache
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