Tu sei qui: PoliticaSalerno, Piazza Cavour cantiere a cielo aperto. Pessolano: «Comune chiarisca gli aspetti oscuri»
Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 17 febbraio 2024 13:13:20
«Il Comune di Salerno fa marcia indietro solo quando c'è il rischio di perdere la faccia: l'epilogo della vicenda di Piazza Cavour è, in tal senso, emblematico». Lo dichiara il consigliere comunale di Oltre, Donato Pessolano.
«Palazzo di Città parla di impossibilità di trovare una soluzione adeguata per la realizzazione dei box e porta in sua difesa gli inadempimenti del concessionario. Lo fa dopo che per anni, come da noi denunciato anche di recente, è stato letteralmente ingabbiato da un cantiere lumaca uno degli angoli più belli della città, con i soliti annunci mirabolanti susseguitisi su una presunta trasformazione urbana della nostra Salerno che, in realtà, da troppo tempo è ormai ridotta ad un cantiere a cielo aperto senza fine e senza soluzione di continuità. E se da un lato è un bene che la piazza sia finalmente liberata - aspettiamo di capire in che tempi e modalità - viene da chiedersi quali sono state le motivazioni alla base di un dietrofront così netto da parte dell'amministrazione. Semplice inadempimento del concessionario o qualcosa di ben più rilevante, ovvero aver verificato che non ci siano le condizioni per procedere con lavori in una zona vicina al mare? Magari aver riscontrato una forte instabilità del sottosuolo a pochi passi dalla linea di costa?».
«Sono tanti gli aspetti oscuri su cui occorrerà fare chiarezza - conclude il consigliere Pessolano -. La comunità dopo oltre 11 anni dalla presentazione del progetto, ha diritto di sapere quali sono gli inadempimenti del concessionario, al fine di fugare ogni dubbio sulla dispersione di soldi pubblici. L'importante è, in ogni caso, che il Comune ripristini la piazza al più presto da ciò che resta del cantiere, agendo in danno e facendosi risarcire dal concessionario inadempiente. Sarebbe questo l'unico modo per evitare tempi biblici per il ritorno alla normalità e consentire così, ai salernitani di tornare a riviverla».
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