Tu sei qui: PoliticaRavello, Vuilleumier attacca Amalfitano su facebook: «Rup avrebbe percepito compensi per legge». Una storia già vista
Inserito da (redazionelda), domenica 17 settembre 2017 08:41:30
«Un certo nervosismo serpeggia all'interno delle Torri della nostra Villa Rufolo». A dirlo - e a scriverlo - è l'ex sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier che dal proprio profilo facebook persevera sull'azione dei tre consiglieri di Indirizzo della Fondazione Ravello (Liuccio, Schiavo e Della Pietra) che denunciava irregolarità nelle procedure nel progetto di candidatura di Ravello-Costa d'Amalfi a Capitale italiana della Cultura 2020.
A destare sospetti, lo ricordiamo, era la posizione di Secondo Amalfitano, dipendente della Fondazione nominato responsabile unico del procedimento dal Comune di Ravello attraverso procedure poco chiare e poi riconosciuto soltanto come responsabile del progetto.
Vuilleumier ne fa una questione di principio e approfondisce un suo precedente post "Carte a posto".
«Nel mio post - spiega - ho chiarito che i RUP percepiscono un compenso a loro dovuto per "legge" e che non è previsto il lavoro gratuito.
Questo ha scatenato la solita crociata condita da apprezzamenti ed epiteti triti e ritriti, già ascoltati fino allo sfinimento». Il riferimento è al direttore di Villa Rufolo che, nel tentativo di giustificare la sua posizione, partecipa alla discussione generatasi in calce al commento di Vuilleumier spiegando di «non aver mai preso un euro» negli anni in cui si è "speso" per amor patrio per Ravello.
«È vero non hai mai preso un euro - replica il suo ex delfino - ma ne hai chiesti molti di più (circa 900 mila euro) almeno così scrivevi all'epoca nella tua richiesta alla Fondazione Ravello (clicca qui per approfondire). Ne hai comunque percepiti, transattivamente, abbastanza: 100 mila euro ed un contratto di 50 mila euro l'anno per 5 anni» riferendosi al prolungamento del suo contratto come direttore di Villa Rufolo strappato con la solita destrezza.
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