PoliticaQatargate, De Luca contro il PD: «Per 15 anni un gruppo dirigente di miserabili»

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Qatargate, De Luca contro il PD: «Per 15 anni un gruppo dirigente di miserabili»

«Al di là dell’indignazione di questa vicenda da sola, quello che mi colpisce rispetto al Partito democratico è la verifica che il partito è stato nelle mani per 15 anni di un gruppo dirigente di miserabili»

Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 20 dicembre 2022 10:16:03

Mentre in Qatar si giocavano i Mondiali di calcio, un'indagine della magistratura belga (iniziata a luglio) ha portato al fermo di alcuni membri del parlamento europeo che avrebbero accettato denaro dall'emirato mediorientale per ammorbidire la posizione dell'UE nei confronti della Nazione in questione.

È il cosiddetto Qatargate, che vede accusati di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro esponenti politici dal Belgio all'Italia, dove alcuni coinvolti (Antonio Panzeri, Francesco Giorgi, Andrea Cozzolino) sono legati all'ambiente del PD.

E in merito a ciò si è espresso il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che - a margine di un evento alla stazione di Napoli, in cui sono stati presentati dei nuovi treni - ha dichiarato senza mezzi termini: «Al di là dell'indignazione di questa vicenda da sola, quello che mi colpisce rispetto al Partito democratico è la verifica che il partito è stato nelle mani per 15 anni di un gruppo dirigente di miserabili».

E ha proseguito: «Miserabili sul piano politico, costituito al 99% di presuntuosi e all'1% di nullità politiche, salvo qualche rara eccezione. Indigna che chi ha governato il partito continua a dare le carte, a fare interviste a assumere incarichi, pur essendo totalmente al di fuori della società italiana, anime morte, seppelliamole».

Per De Luca non c'è molto da sperare nel percorso di rifondazione avviato dal Nazareno: «Mi auguro che dal congresso possa arrivare un rinnovamento del Pd, ma è un'impresa quasi impossibile. C'è da augurarsi per l'equilibrio della vita politica italiana che ci possa essere un rinnovamento radicale e totale di tutta la classe dirigente, un'impresa al limite».

L'unico modo per cambiare qualcosa, per il Governatore, «è mettere da parte tutti quelli che in 15 anni sono stati in organismi dirigenti del Pd e nei governi nazionali. Tutti, nessuno escluso. È l'unica possibilità di creare una vitalità di democrazia italiana e una forza progressista che garantisca dialettica politica seria nel Paese».

(Foto: Francesco Cacciapaglia)

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