Tu sei qui: PoliticaNotte Bianca a Scafati, Fratelli d'Italia: «Mai contrari ad eventi del genere, ma occasione persa per affrontare problematiche che affliggono la città»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 2 settembre 2024 08:53:31
"Non è sufficiente organizzare eventi spettacolari per rilanciare una città: serve una visione strategica che guardi al futuro e che trasformi le risorse impiegate in opportunità di crescita durature". Questo è il messaggio di Mario Santocchio, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia a Scafati, in riferimento alla recente Notte Bianca. "È un peccato che un evento come la Notte Bianca di Scafati, per il quale si sono spesi ingenti fondi pubblici, non sia stato anche un'occasione per affrontare le gravi problematiche che affliggono la nostra città", afferma Santocchio.
"L'inquinamento del fiume Sarno e l'assenza di un Pronto Soccorso operativo presso l'ospedale Scarlato sono questioni che meritano la massima attenzione, ma che purtroppo non trovano spazio in manifestazioni di questa portata".
"Non siamo e non saremo mai contrari a momenti di forte condivisione e socialità. Eventi come la Notte Bianca possono essere un'opportunità straordinaria per rilanciare l'immagine della nostra città, attirando decine di migliaia di persone. Tuttavia, ciò che manca - e che si fa sempre più evidente - è una visione turistica e commerciale a lungo termine. Il rilancio della città non può limitarsi a un singolo evento annuale, per quanto grandioso possa essere, ma deve basarsi su una strategia integrata che valorizzi le risorse locali, promuova il commercio, e attragga turisti in modo continuativo. I fondi pubblici spesi per questi eventi devono essere considerati un investimento per la crescita di tutti, altrimenti rischiano di trasformarsi in soldi a fondo perduto. La nostra città ha bisogno di un progetto a lungo termine che miri a creare un vero e proprio circuito turistico-commerciale, capace di generare benefici duraturi e non soltanto effimeri momenti di intrattenimento", ha concluso Santocchio.
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