Tu sei qui: PoliticaMeraviglia ad Atrani: nelle grotte di Masaniello scoperte 50 antiche lucerne [FOTO]
Inserito da (redazionelda), giovedì 21 maggio 2020 13:38:14
Una scoperta continua quella in atto ad Atrani. Il casuale rinvenimento di una "nuova" cavità nelle cosiddette grotte di Masaniello, sul Monte Aureo, le operazioni di bonifica dell'area, ha portato alla successiva scoperta di sorprese sia dal punto di vista geologico che antropico. Nel corso di lavori di pulizia degli arbusti e delle erbacce, eseguiti dal gruppo che si occupa della manutenzione del Santuario di Santa Maria del Bando, dal terreno scosceso antistante uno degli anfratti sono emersi diversi cocci di terracotta, nonché una serie di piccole lucerne invetriate di verde, cinquanta in tutto.
La tipologia dei manufatti in questione (nelle foto) è "cananea" o "punica", forse la più antica in assoluto. Il beccuccio strozzato serviva per lo stoppino, mentre all'interno si poneva olio d'oliva. Era diffusa per tutta l'età del bronzo con una sua riproduzione forse ancora nel VI a.C.
I cinquanta esemplari ritrovati (a cui si aggiungono i residui di altri 37 pezzi) sembrerebbero formare una sorta di collezione.
Giovanni Proto, che da un ventennio ha in cura il Santuario, e che ha coordinato le operazioni di bonifica, ha subito informato del ritrovamento il parroco Don Carmine Satriano e il responsabile degli Uffici Beni Culturali della Curia Arcivescovile di Amalfi-Cava de' Tirreni, DonPasquale Imperati e il professor Giuseppe Gargano, massimo studioso della civiltà amalfitana, i quali a loro volta hanno sposto regolare denuncia al Sindaco di Atrani, indicando anche il preciso numero di reperti ritrovati. Notiziata, naturalmente, anche la Soprintendenza di Salerno che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo con la dottoressa Lina Sabino, responsabile per la Costiera Amalfitana.
Notate, inoltre, tracce di edificazioni con colori che potrebbero confermare la presenza di un insediamento rupestre, sul prototipo di Santa Maria de Olearia a Maiori, Santa Barbara alle Grotte a Ravello o della Grotta dei Santi di Amalfi.
Al momento l'area è stata interdetta, in attesa di un'équipe di studiosi che possa procedere all'analisi dei ritrovamenti e a una loro esatta datazione, oltre che a una accurata campagna di scavo. Non è da escludere, infatti, che quegli anfratti e il sottosuolo possano nascondere altri tesori.
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