Tu sei qui: PoliticaMaiori: oneri di depurazione in bolletta, “Cambiamo Rotta” propone class action
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 29 luglio 2022 16:06:44
«Alla fine del 2021, in pompa magna, il Sindaco annunciava l'imminente passaggio della gestione dell'acqua alla Società Ausino a far data dal primo gennaio 2022. Tutto nel segno della trasparenza e della economicità. Ed infatti è avvenuto proprio questo: trasparenza ed economicità. La nuova società è stata così trasparente che, avrete fatto caso, ha inserito nelle fatture che puntualmente invia ai cittadini anche gli oneri della depurazione che invece il Comune, con la fattura che sta inviando in questi giorni, per i consumi del 2021, non ha applicato».
A dichiararlo, in una nota stampa il gruppo civico di Maiori "Cambiamo Rotta", che aggiunge: «Ci risulta che in altri comuni limitrofi la Società abbia inizialmente inserito tali oneri in fattura salvo poi riconoscere "l'errore" provvedendo a rimborsare i cittadini che nel frattempo avevano protestato».
«Perché dobbiamo pagare gli oneri della depurazione in assenza di un depuratore? Perché in questi anni il Comune di Maiori non li ha applicati? Perché dal 1° gennaio si devono pagare? Oltretutto esistono diverse sentenze le quali stabiliscono che in caso di mancato funzionamento o assenza del depuratore i relativi oneri non sono dovuti», si chiedono i cittadini.
Lo scorso aprile, in seguito ai dubbi sollevati da parte della minoranza consiliare di Maiori, l'Ausino spiegò a cosa corrisponde la dicitura "servizi di depurazione" in bolletta: «A Maiori si paga tariffa parziale per sollevamento in condotta sottomarina».
Ad ogni modo, "Cambiamo Rotta" si mette a disposizione «di tutti coloro che volessero intraprendere una iniziativa legale (class action) per porre fine a questa ingiusta richiesta di un balzello non dovuto, che incide per oltre il 25% sul costo totale della bolletta».
Quanto alla economicità, «qualcuno che legge sta riscontrando un risparmio tra quello che pagava fino allo scorso anno e quello che bisogna pagare dal primo gennaio? Siamo pronti a scommettere di no...».
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