Tu sei qui: PoliticaLa Camera approva la legge sull'oblio oncologico per una 'rinascita sociale' di chi è guarito dal cancro
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 4 agosto 2023 11:20:18
La Camera ha approvato all'unanimità, con 281 voti a favore e nessun contrario, la proposta di legge sul diritto all'oblio oncologico.
Il testo, che ora passerà al Senato, introduce disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche.
Nello specifico, servirà ad assicurare che alla guarigione clinica corrisponda la possibilità di esercitare i propri diritti in condizioni di uguaglianza rispetto al resto della popolazione, con riferimento all'accesso ai servizi finanziari, bancari e assicurativi, nonché alle procedure di adozione di minori.
Le stesse condizioni valgono anche per l'accesso alle procedure concorsuali che prevedono l'accertamento di requisiti psicofisici o riguardanti lo stato di salute dei candidati.
La legge si applica qualora il trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta; tale periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del ventunesimo anno di età.
«Il via libera alla legge, che introduce l'oblio oncologico, è una conquista di civiltà. Un passaggio di cui siamo orgogliosi che restituisce dignità a chi ha avuto una patologia tumorale. E' una battaglia che Fratelli d'Italia e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno portato avanti già nella passata legislatura, proseguita nell'attuale con la presentazione di due proposte di legge, una a prima firma di Walter Rizzetto (FdI) e l'altra, sempre a prima firma, di Elisabetta Gardini (FdI), confluite poi nel testo unico approvato oggi dall'Aula. Chi guarisce ha il diritto a una vita normale, senza più ostacoli sul lavoro, adozioni, vita sociale. Con questa legge poniamo fine a un'assurda discriminazione». Lo dichiara la deputata salernitana Imma Vietri, capogruppo FdI della commissione Affari sociali della Camera.
(Foto: Camera dei deputati)
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