Tu sei qui: PoliticaIncendio ecoballe Persano, la reazione dei rappresentanti politici campani
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 31 luglio 2024 14:35:30
Com'è ormai noto, ieri un devastante incendio ha colpito l'area di stoccaggio delle ecoballe a Persano, in provincia di Salerno. L'incendio ha coinvolto 60.000 tonnellate di rifiuti, sollevando un'ondata di reazioni politiche e preoccupazione per le gravi conseguenze ambientali.
Antonio Iannone, senatore di Fratelli d'Italia, ha chiesto alla commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti di aprire un'indagine. "La commissione deve acquisire ogni elemento sul rogo, che segue fatti criminali dal 2020," ha dichiarato. Iannone ha sottolineato le responsabilità della Regione Campania e ha criticato la scelta di Persano come sito di stoccaggio per rifiuti, definendola una decisione che ha "trasformato un'oasi naturalistica in un immondezzaio".
"Seguo queste vicende fin dalla scorsa legislatura e trovai sconcertante l'audizione dell'Assessore Regionale Bonavitacola che sembrava un turista svedese al cospetto degli eventi che portarono al sequestro e agli arresti in Tunisia. Ora la Regione Campania deve rispondere anche del rogo avvenuto proprio a chiusura dell'indagine e pochi giorni dopo il dissequestro di quanto giaceva a Persano dal 2022. Il danno causato alla popolazione di Serre e Piana del Sele è enorme", ha chiosato.
Il consigliere regionale Aurelio Tommasetti ha espresso solidarietà alle popolazioni colpite e ha chiesto che i responsabili dell'incendio siano individuati e puniti. Tommasetti ha evidenziato la lunga odissea dei rifiuti, dal loro invio in Tunisia al ritorno in Italia e lo stoccaggio a Persano. "Stiamo assistendo a scene da Terra dei fuochi. Si arriva a questo punto dopo aver perso oltre due anni per lo smaltimento e qui le responsabilità politiche a ogni livello, dalla Provincia di Salerno alla Regione Campania, sono evidenti", ha affermato.
Il consigliere regionale ripercorre le varie tappe: "I rifiuti prodotti nel Salernitano furono inviati nei container in Tunisia e poi, dopo più di un anno, rispediti in Italia su richiesta delle locali autorità in quanto ritenuti nocivi. Un'altra odissea iniziò dall'aprile 2022 quando fu stabilito lo stoccaggio temporaneo alla caserma di Persano. Poi tre ordinanze, due dell'allora presidente della Provincia, Michele Strianese, e uno firmato dal successore Franco Alfieri, che non risolsero il problema. La vicenda è anche finita al centro di un'inchiesta che ha coinvolto funzionari della Regione Campania. Ora, quando sembrava che la situazione potesse sbloccarsi, questo maxi incendio è una vera e propria mazzata per un territorio trattato alla stregua di una discarica".
Tommasetti incalza: "Mi chiedo se qualcuno si assumerà almeno la responsabilità di un disastro annunciato, figlio di scelte sbagliate e di una burocrazia troppo lenta. Nel frattempo resto al fianco dei cittadini, vittime incolpevoli, e ringrazio i vigili del fuoco per lo sforzo immane che hanno messo in campo nel tentativo di limitare i danni".
Il segretario provinciale di Forza Italia, Roberto Celano, ha criticato duramente la gestione dei rifiuti a Persano. "Serre e la Piana del Sele pagano ancora per decisioni scellerate e ingiustificabili. Avevamo fatto di tutto per impedire che Serre fosse ancora destinazione di rifiuti ed ecoballe," ha dichiarato Celano, che ha attribuito la responsabilità al governo regionale guidato da De Luca, accusandolo di non aver mantenuto le promesse di liberare e bonificare l'area. "Ora si accertino con serietà cause e responsabilità del rogo e del disastro ambientale perpetrato ai danni della comunità serrese e della Piana del Sele", ha concluso.
Michele Cammarano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha denunciato la mancata rimozione delle ecoballe come causa principale del disastro. "Per mesi ho chiesto alla giunta regionale di rimuovere dal comune di Serre i rifiuti tornati in Campania dalla Tunisia, trovandosi in un'area naturalistica di alto pregio ambientale costituita dall'oasi WWF di Persano e considerata «Zona Umida» di importanza nazionale," ha dichiarato, ricordando le promesse non mantenute del presidente De Luca di liberare l'area entro sei mesi. Cammarano ha sottolineato il grave impatto ambientale dell'incendio e ha chiesto un'indagine urgente sulle dinamiche del rogo e sulle responsabilità. "Abbiamo trascorso la notte con le finestre chiuse ma il danno è enorme e temiamo serie ripercussioni anche a medio e lungo termine. Bisogna indagare con urgenza sulla dinamica dell'incendio e sulle responsabilità. Al momento - conclude Cammarano - l'unica certezza è che il nostro territorio paga ancora una volta il prezzo di una vicenda dai contorni oscuri".
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