PoliticaIl PD candida Fulvio Bonavitacola nel Collegio Uninominale per la Camera dei Deputati di Salerno

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Il PD candida Fulvio Bonavitacola nel Collegio Uninominale per la Camera dei Deputati di Salerno

«Ho deciso di candidarmi alla Camera dei Deputati per due ragioni fondamentali. In primo luogo perché ho avvertito il bisogno di mettermi in campo per combattere contro i nemici del Sud. Contro una destra a trazione nordista. E poi perché voglio rappresentare le ragioni e sostenere gli interessi dell’area salernitana nel Parlamento nazionale», ha dichiarato

Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 7 settembre 2022 17:42:40

Sarà il Vice Presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola il candidato del Partito Democratico nel Collegio Uninominale di Salerno per la Camera dei Deputati.

L'Assessore regionale all'Ambiente affiancherà Piero De Luca, candidato nel Collegio Plurinominale Avellino-Salerno, nella battaglia per garantire al Partito Democratico un incremento della percentuale sul territorio.

Il 3 settembre scorso il candidato ha inaugurato la sua sede elettorale su corso Vittorio Emanuele e ha annunciato che una seconda sarà aperta nei prossimi giorni nella zona orientale della città.

«Ho deciso di candidarmi alla Camera dei Deputati per due ragioni fondamentali. In primo luogo perché ho avvertito il bisogno di mettermi in campo per combattere contro i nemici del Sud. Contro una destra a trazione nordista. E poi perché voglio rappresentare le ragioni e sostenere gli interessi dell'area salernitana nel Parlamento nazionale», ha dichiarato.

«Lo faccio - ha proseguito - con la forza delle cose realizzate in questi anni, da Vice Presidente della Regione Campania e Assessore all'ambiente, ed ancora prima come Deputato e Vice Sindaco di Salerno, secondo la linea che mi accompagna da sempre: la concretezza, i fatti, al posto delle parole. La campagna elettorale è il momento decisivo per la nostra democrazia. Non sbagliamo treno, perché la fermata successiva sarà fra cinque anni. Troppo tardi per riparare ad un errore grave. L'Italia non può permetterselo. Il Sud ancora meno!».

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