Tu sei qui: PoliticaIl Consiglio Comunale di Cetara si oppone all'ampliamento del porto di Salerno
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 27 ottobre 2025 15:25:29

Cetara si oppone al progetto di ampliamento del porto di Salerno. Con la delibera n.52 del 23 ottobre 2025 il consiglio comunale del piccolo borgo marinaro della Costiera Amalfitana, da sempre impegnato nella tutela della risorsa mare e dell'intero ecosistema, si schiera contro il masterplan redatto sugli assetti degli spazi portuali secondo linee di indirizzo al 2030 in cui pare si preveda un ampliamento del Molo di Ponente, ubicato a ridosso del costone roccioso che separa la città dal borgo di Vietri da sempre considerato la porta sud della Costiera Amalfitana. Questo perché, secondo il civico consesso, sembrerebbe configurarsi una sostanziale invasività al punto da comprendere nel suo specchio d'acqua il water front della vicina spiaggia del Comune di Vietri sul Mare a stretto confine con il Comune di Cetara.
«È intenzione del Comune di Cetara, così come degli altri Comuni della Costiera Amalfitana, tutelare il proprio territorio e opporsi con fermezza a qualsiasi progetto che vada a stravolgere la morfologia di un territorio unico al mondo - spiega il Sindaco, Fortunato Della Monica -. E poiché la paventata portata del progetto di ampliamento del Porto di Salerno, ferma l'indubbia competenza statale demandata all'Autorità Portuale, sembrerebbe legittimare il coinvolgimento delle Amministrazioni degli enti locali limitrofi abbiamo chiesto all'Autorità portuale del Mar Tirreno centrale - Porto di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, competente alla redazione dell'essenziale presupposto per ogni opera pubblica portuale consistente nel P.R.G. dell'assetto portuale regionale e delle infrastrutture, di poter essere ascoltato nella fase di redazione dell'importante strumento di programmazione e sviluppo. Questo perché temiamo che il progetto di ampliamento del Porto di Salerno possa determinare non solo uno stravolgimento della morfologia di un territorio unico al mondo ma ulteriori e prevedibili danni ambientali per effetto di un nuovo disegno delle rotte delle navi».
(Foto: Massimiliano D'Uva)
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